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20
settembre 2007
fino al 7.X.2007 Gipi Monfalcone (go), Galleria Comunale
friuli v. g.
Narrativa per immagini. Linee di contorno sottili, tratti taglienti che raccontano con realismo i personaggi spigolosi e gli spazi dilatati della provincia. Dove accadono storie di periferia dell’anima…
“La vita è sempre altrove”. Non smette di parlare di sé con i suoi personaggi Gipi, nome d’arte di Gian Alfonso Pacinotti (Pisa, 1963), riconosciuto protagonista nel panorama del fumetto d’autore. Dopo l’esordio come vignettista satirico per la rivista “Cuore”, la scrittura di romanzi e numerosi cortometraggi, l’autore –che si appresta ad approdare al cinema– spiega come sia inutile affannarsi a cercare l’evento che illumina, che dà il senso della vita. Meglio affidarsi all’altrove, a ciò che credi sia il centro della vita in quel momento. Questo è il segno della libertà: fermare lo sguardo su qualcosa è già una scelta, senza che questo implichi alcuna rivendicazione di tipo sociale. Anche se, indirettamente, le didascalie e i dialoghi svelano opinioni maturate consapevolmente attraverso l’”educazione” della strada, come Gipi ha affermato in occasione dell’incontro con il pubblico. Da questo punto di vista si avvicina a Pier Paolo Pasolini, benché la sua tecnica narrativa dia esiti diversi in termini di lettura e coinvolgimento.
In esposizione si trovano 140 tavole, di cui trenta inedite. Non storie seriali, ma veri e propri romanzi visivi, organizzati secondo percorsi che evidenziano un forte interesse per il disegno, sia come tecnica che come mezzo di comunicazione, particolarmente pregnante per la nostra società costruita sulle immagini. L’ampia sala presenta una serie di pannelli e bacheche collocati distanti uno dall’altro, cosicché il visitatore ha modo di soffermarsi di fronte alle tavole e leggere con calma i testi: il tempo è un fattore importante nella ricezione dei fumetti di Gipi, perché il racconto è essenziale e spesso affidato ai silenzi e alle pause.
Inoltre, lo sfondo, gli spazi e l’ambientazione sono molto curati e richiedono un’interpretazione attiva, ben più articolata della mera lettura delle didascalie. Un discorso a parte meritano i dialoghi, non sempre chiarissimi, in quanto espressione viva del parlato toscano. Simboli e metafore rimandano a un vissuto, in parte condiviso dalla generazione coeva all’autore, in parte richiamo alla sua personale esperienza. Le scene sono generalmente, dipinte ad acquarello in bicromia, grigio-celeste in Appunti per una storia di guerra (2004), terra-grigio Questa è la stanza (2005). A olio e gesso sono invece dipinti i racconti di Esterno notturno (2003), con un effetto particolare di densità.
Completa la mostra la sezione dedicata ai video in digitale realizzati dall’autore, brevi filmati dal tono ironico e spesso demenziale. Va infine ricordato che la rassegna prevede un ciclo di lezioni e workshop per avvicinare giovani e adulti all’universo del fumetto.
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loredana marano
mostra visitata il 12 settembre 2007
In esposizione si trovano 140 tavole, di cui trenta inedite. Non storie seriali, ma veri e propri romanzi visivi, organizzati secondo percorsi che evidenziano un forte interesse per il disegno, sia come tecnica che come mezzo di comunicazione, particolarmente pregnante per la nostra società costruita sulle immagini. L’ampia sala presenta una serie di pannelli e bacheche collocati distanti uno dall’altro, cosicché il visitatore ha modo di soffermarsi di fronte alle tavole e leggere con calma i testi: il tempo è un fattore importante nella ricezione dei fumetti di Gipi, perché il racconto è essenziale e spesso affidato ai silenzi e alle pause.
Inoltre, lo sfondo, gli spazi e l’ambientazione sono molto curati e richiedono un’interpretazione attiva, ben più articolata della mera lettura delle didascalie. Un discorso a parte meritano i dialoghi, non sempre chiarissimi, in quanto espressione viva del parlato toscano. Simboli e metafore rimandano a un vissuto, in parte condiviso dalla generazione coeva all’autore, in parte richiamo alla sua personale esperienza. Le scene sono generalmente, dipinte ad acquarello in bicromia, grigio-celeste in Appunti per una storia di guerra (2004), terra-grigio Questa è la stanza (2005). A olio e gesso sono invece dipinti i racconti di Esterno notturno (2003), con un effetto particolare di densità.
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loredana marano
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GIPI. La “vita” tra le pagine. a cura di Roberto Franco, Fabio Doria, Mauro Paronitti Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Piazza Cavour 44 (centro città) – Monfalcone (GO) orario: tutti i giorni ore 16-20, sabato e domenica ore 10.30-13.00, 16.30-20.00 ingresso libero catalogo ARTeFUMETTO con testi di Michele Ginevra e Roberto Franco, €8 info: tel. 338-4543975, fax 0481 412163, artefumetto@yahoo.it, www.comune.monfalcone.go.it/galleria
[exibart]
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