Un concetto percepito
in modo ambivalente dalla cultura orientale e occidentale: può ambiguamente
indicare il tutto – e pertanto lo stato di attesa, serbatoio di esperienze in divenire – o il niente, quando
connesso prevalentemente a una
concezione filosofica nichilista. Se lo spazio
giapponese è infatti sempre legato alla sublimazione del vuoto, e spazio e occupante
compongono una unità naturale che perde valore in caso quest’ultimo sia assente, lo spazio
occidentale è al contrario l’elogio del saturo.
È horror vacui in Francesca
Martinelli, che nella nuova serie fotografica Baroque and Rock inscena uno spettacolo
fatto di realistica e cruda ironia memore degli scatti di Jan Saudek: colori sgargianti, abiti pomposi e
platealità delle movenze contrastano nettamente con il gesto minimo e misurato
della cultura orientale. È un confronto silenzioso e introspettivo con le
proprie origini e identità quello dei lavori di Lorenzo Zavatta e Sanja
Lasic, che si misura con gli interni domestici, riflettendo le
inquadrature in spazi speculari.
Il dialogo con
l’altro, con il dentro e il fuori da sé, è visibile nelle ricerche
pittoriche e disegnative di Eleonora Fossati ed Enrica Berselli:
carnali e materiche le prime, lascive e fluide le seconde. La minuziosità
dei particolari e il tratto raffinato e preciso è caratteristica anche dei
disegni di Fiorella Fontana, che dà vita a fitti coaguli in cui si celano maschere
dal gusto macabro e inquietante, a metà fra l’uomo e l’animale, così come nella
figure sospese e metamorfiche di Luca Bidoli.
Se le opere appena
menzionate interpretano lo spazio come un luogo mutevole, da colmare, le
installazioni sonore e ambientali presenti in galleria lo rendono invece appena
percepibile, impalpabile, e invitano ad ascoltare il vuoto e a farne esperienza.
Cercano di catturare le fluttuazioni energetiche che circolano e si spostano
all’interno della galleria, riuscendo però difficilmente nell’intento. Ma
d’altro canto far parlare il vuoto è realmente un’impresa.
De
Molfetta con Veneziano
La
personale Martinelli a Monfalcone
Fontana
tra I finalisti all’Italian Factory
eva comuzzi
mostra visitata il 26 giugno 2010
dal 26 giugno al primo
settembre 2010
Il MA
a cura di Alice Ginaldi &
Alfred De Locatelli, Siva Le Duc, Isabella Mara e Fiordalice Sette
Katy House Gallery
Via Cesare
Augusto Colombo, 1 –
34074 Monfalcone (GO)
Orario: da
martedì a sabato ore 10-19; domenica ore 15-19
Ingresso
libero
Info: tel. +39
048140954; katy.house@live.it; www.katyhouse.it
[exibart]
Aprirà a Sintra, vicino Lisbona, la nuova sede della Albuquerque Foundation, dedicata all'eredità della porcellana e della ceramica. A curare…
Una selezione degli spettacoli e dei festival più interessanti della settimana, dal 18 al 24 novembre, in scena nei teatri…
Il legame tra arte, politica e committenza esiste sin dall’antichità, ma oggi emerge con prepotenza nel dibattito pubblico, portando a…
Storia personale, memoria e ricordi si intrecciano nel progetto di Moira Ricci al Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo…
Che la settimana delle aste abbia inizio, tra i grattacieli della Grande Mela. Anche nell’anno della crisi, le major Sotheby’s…
Nel mio lavoro, esploro il tema universale dell'attrito tra le aspirazioni interne dell'individuo e le resistenze imposte dalle circostanze esterne.