Da Milano a Buttrio per la giovane pittura. Perché un gallerista come lei sceglie di venire in un piccolo paese, distante dai maggiori centri artistici?
Io cerco sempre di distinguere la persona Enzo Cannaviello, l’appassionato d’arte e collezionista, dal gallerista.
E che differenza c’è?
Che ad un certo momento della sua vita la persona Cannaviello scavalca il gallerista e cerca nuovi stimoli che gli consentano di organizzare mostre più ampie di quelle che ha realizzato fino ad oggi, se non altro per lo spazio a disposizione. Con l’aggiunta di artisti che operano con altre gallerie che egli apprezza come i suoi, ma che le leggi del mercato gli impediscono di esporre.
Trattasi di doppia personalità…
Proprio così, e speriamo possa essere imitata da altre iniziative analoghe.
Il ruolo e il compito dello Spac?
La ricerca dello SPAC sarà imperniata sull’evoluzione dell’arte contemporanea internazionale con particolare riguardo per la pittura europea, normalmente sacrificata se non ignorata nelle attività museali italiane. Si preferiranno opere che comunque contengano una componente manuale, come sempre è stato e sempre sarà nella produzione artistica.
Insomma Cannaviello, lei è un operatore privato che organizza mostra in uno spazio pubblico servendosi di finanziamenti pubblici. Pare un conflitto d’interessi bello e buono…
Ben vengano questi conflitti d’interesse se ne guadagna la qualità e l’informazione. Come può l’arte prescindere dal mercato? E poi la parola “interesse” allude a speculazioni, guadagni, entrate straordinarie al di fuori dell’attività di galleria che non ci saranno e non potranno esserci. Le mostre pubbliche sono notoriamente più dispendiose di quelle private, si concludono in passivo e lo posso dimostrare.
Dunque quale è il suo di ruolo?
Uno sponsor protagonista (normalmente lo sponsor è estraneo all’organizzazione degli eventi) che aiuta la diffusione dell’arte. Con l’auspicio che la mia vocazione di organizzatore culturale non venga scambiata per mera speculazione, e quindi limitata, con conseguente danno alla comunità. Il mio augurio pertanto è che io faccia da battistrada e che altri comuni non ricchi, ma illuminati come Buttrio, seguano l’esempio.
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in bocca al lupo per questo nuovo progetto. sarebbe però stato interessante, mi rivolgo all'articolista, sapere in maniera più precisa, la programmazione. almeno la prima mostra.
Meglio un gallerista in prima persona che una sua marionetta chiamata "curatore".
La distinzione netta tra "appassionato" e "gallerista" esplicita la bellezza, la moralita' e la purezza della sua professione abituale.
Pur non avendo una particolare simpatia per Cannaviello, mi riferisco ad esempio alla sua ingiustificata battaglia per vietare alle Associazioni la presenza nelle fiere che mi pare in contraddizione con questa sua iniziativa comunque, se si parla di conflitto di interessi pubblico-privato, ricordo esempi ben più eclatanti come la Fondazione Sandretto ed Artissima a Torino.