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exibart.talks: Intervista a disegniniesterini
Fumetti e illustrazione
di Yasmin Riyahi e Nicoletta Graziano
exibart.talks presenta la nuova rubrica dedicata al mondo dell’illustrazione e del fumetto italiano. Ogni settimana sul nostro sito, un’intervista esclusiva. L’appuntamento di oggi è con Ester, meglio conosciuta come disegniniesterini.
Ciao Ester. Per prima cosa: com’è iniziato il tuo percorso come illustratrice?
«Ciao, è difficile dare una risposta, non sono certa di definirmi propriamente una illustratrice. Per hobby ho sempre fatto disegnini, collage o ricamato. Prima erano delle creazioni che non mostravo a nessuno, piano piano le ho fatte vedere ad amiche, poi le ho condivise sui social, con grande imbarazzo devo ammettere. Fino a quando ho deciso di creare un profilo su Instagram separato, dedicato alla raccolta di tutto ciò che faccio»
Che cosa ti ispira nei tuoi lavori?
«Musica e cinema credo siano le mie due più grandi ispirazioni perché occupano indubbiamente la maggior parte del mio tempo libero. Non amo il silenzio, lo trovo soffocante quindi devo avere sempre un sottofondo sonoro. Poi sicuramente ci sono le mie amiche e ciò che leggo, narrativa principalmente e ora sto cercando di avvicinarmi al mondo della poesia, anche grazie a Ghinea.
Più di un anno fa una mia cara amica conosciuta tramite i social, una bravissima illustratrice (su Instagram come @m.erbromina), mi regalò un piccolo ritratto e fu come vedermi con gli occhi di un’altra persona, una persona che mi apprezzava. Da lì ho capito che mi piace disegnare le altre persone, soprattutto se le stimo, sperando che a loro faccia lo stesso effetto che ha fatto a me».
Molto spesso nei tuoi lavori è fortemente presente il tema del femminismo. Che ruolo può avere secondo te l’illustrazione in relazione a questi temi?
«Ho molto rispetto per il femminismo e per tutte le donne che consciamente o inconsciamente mi hanno aiutato a formare una sensibilità e una consapevolezza femminista, ma ancora non mi sento all’altezza e pronta a definirmi femminista a mia volta. Sicuramente influisce nella mia vita di tutti i giorni, in ciò che penso e in ciò che faccio e realizzo. Credo di avere una forte attrazione per il mondo femminile, le figure femminili e ciò che è culturalmente considerato femminile. Amo le donne e tutto ciò che hanno da dire. Ecco, forse sono proprio le donne la mia più grande ispirazione, le donne della mia vita ma anche le artiste e le femministe da cui mi faccio educare».
Negli ultimi tempi hai collaborato con Ghinea, la newsletter mensile femminista. Progetti per il futuro?
«Marzia, Gloria e Francesca le considero mie sorelle maggiori da cui imparare e so che in Ghinea c’è sempre spazio anche per me. Per ora però tranne una playlist mensile tematica a cui lavoro con Federica (@domaniluminosi) non ho progetti concreti».
Da un punto di vista tecnico, qual è il processo di realizzazione dei tuoi lavori?
«Per molto tempo ho usato un’app gratuita per tablet chiamata Sketches e dei pennini odiosi da 8 euro con cui non riuscivo a fare nemmeno una linea dritta, ma da un mese sono approdata al più classico Procreate; il digitale mi permette di cancellare, sbagliare e cambiare idea in un modo che ovviamente la carta non ti può dare e questa caratterista mi dà più libertà. Questo però non esclude che non faccia anche schizzi o collage nei metodi più tradizionali».
C’è qualche artista contemporaneo o non, che in qualche modo ha suggestionato il tuo lavoro?
«Non contemporaneo l’intensità della scuola caravaggesca e in particolare la rabbia di Artemisia Gentileschi, ma anche la delicatezza e l’erotismo delle muse dell’Ottocento inglese. Nel mondo dell’arte contemporaneo Wangechi Mutu e Hannah Hoch per i collage per i colori e l’eccesso, Juno Calypso, Daria Kobayashi Ritch nel campo della fotografia».
Giovane illustratore/illustratrice da tenere d’occhio?
«Oltre alle mie amiche già citate, sicuramente tutto il collettivo di Tutte, Giulia di impulsidicarta per i suoi incantevoli collage e infine mi vengono in mente Giuditta Bertoni e Lisa Merletti, di cui amo il tratto e lo stile così riconoscibile».
Un film, una canzone, merenda preferita.
«In questo preciso momento non riesco a pensare ad altro che a Ritratto di una giovane in fiamme di Celine Sciamma, Questa è la mia festa di Maria Antonietta e una porzione di patatine fritte con salsa a parte».
Potete continuare a seguire Ester qui:
Ig: @disegniniesterini