exibart.talks presenta la nuova rubrica dedicata al mondo dell’illustrazione e del fumetto italiano. Ogni settimana sul nostro sito, un’intervista esclusiva. L’appuntamento di oggi è con Emma Allegretti.
Ciao Emma. Per prima cosa: com’è iniziato il tuo percorso come illustratrice?
«Ciao! Il mio percorso nasce grazie a mia madre, anche lei illustratrice. Da piccoli ci ha
sempre obbligati a disegnare invece di guardare la tv di mattina. Ho poi reso l’illustrazione
una parte integrante di me stessa qualche anno fa; durante un periodo difficile mi sono
rifugiata nei disegni».
I tuoi lavori affrontano con ironia temi come l’accettazione del proprio corpo e dei propri sentimenti, parlando a una generazione di donne, e non solo, alla ricerca di consapevolezza. Che cosa ti ispira?
«Mi ispira il bisogno di accettazione di questi temi da me stessa. Il mio lavoro è autobiografico e onesto. Avevo bisogno di vedere del lavoro del genere e non ne trovavo mai abbastanza. Mi ispira sapere che tante giovani donne trovano conforto e forza nei miei
lavori».
Da un punto di vista tecnico, qual è il processo di realizzazione dei tuoi lavori?
«Io sono veramente negata con il digitale, mi terrorizza, quindi lavoro con gli acquerelli. Non vado da nessuna parte senza le mie penne micron e i miei acquerelli winsor&newton».
C’è qualche artista contemporaneo o non, che in qualche modo ha suggestionato il tuo lavoro?
«Assolutamente si, crescendo sono sempre stata innamorata di Tracey Emin grandissima fonte di ispirazione per me – come anche David Hockney e William Blake».
Oltre alla tua collaborazione con Gucci, lo scorso mese hai partecipato all’iniziativa WMNS TOGETHER di AW LAB, mentre sfogliando il nuovo numero di The Art Gorgeous abbiamo trovato i tuoi stickers. Progetti per il futuro?
«Un libro, un libro! Muoio dalla voglia di pubblicare un libro!!!».
Un giovane artista da tenere d’occhio
«@tarabooth».
Un film, una canzone, merenda preferita
«Mozzarella di Bufala campana DOP».
Potete continuare a seguire Emma qui:
@allegrettiregretti
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