Due uomini e due donne. Sempre gli stessi. Lo stesso ambiente. I medesimi colori. Poi su ogni quadro, interventi grafici, parole che formano immagini e che distinguono e rendono unica ogni opera.
Chi sono le persone raffigurate sui quadri di Om Bosser? Non è importante identificarle. Sono presenze. E il dilemma del porcospino? E’ la visione del rapporto tra gli uomini secondo la storiella narrata da Schopenhauer: due porcospini intirizziti dal freddo, si attraggono per riscaldarsi vicendevolmente e si respingono trafitti dai propri aculei, fino a quando non riescono a trovare una mediazione accettabile tra calore e fastidio, come spiegato nei cenni critici di Vinny Scorsone in catalogo. Nei quadri dell’artista, è più difficile recepirlo.
Ci sono simboli ricorrenti, però, nelle opere esposte, come in altre dipinte in passato, che sembrano lanciare messaggi all’osservatore: una porta o una finestra, a volte spalancate, altre volte socchiuse, altre volte ancora sbarrate. Queste porte fanno intuire o forse solo immaginare tutte le implicazioni legate alla storiella dei porcospini: restare, andare, allontanarsi, tornare e poi di nuovo partire, viaggiare. Ecco, malgrado spesso l’immagine sia la rappresentazione di un interno, vi aleggia l’idea di altri luoghi, altre vie. Altre possibilità. Questa è una prerogativa importante per un artista, un pregio di Om Bosser: dare la possibilità a chi osserva le sue opere di immaginare, di viaggiare con la mente, di intuire o inventare egli stesso qualcosa di nascosto o di diverso. Una realtà differente.
Personalmente, sono rimasto colpito da questo artista, e ancora di più dalla persona. Parlando con lui dei suoi innumerevoli viaggi per il mondo, delle sue amicizie ed incontri con personaggi importanti quali il filosofo Cioran o lo psicoanalista Lacan, con Hemingway, di Legione straniera e di fughe e ritorni, mi ha dato l’impressione di qualcuno dispostissimo a sopportare il fastidio degli aculei, pur di poter ricevere e dare qualcosa agli altri. Alla fine, naturalmente, l’ho ringraziato, augurandogli buon viaggio.
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Bruno Panebarco
Mostra visitata il 2.3.2001
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Mi sembra un lavoro molto interessante
Torino si muove bene nell'arte giovane. Ottime gallerie. Livello europeo...
Mi congratulo con la galleria Over Studio di Torino per averci fornito interessati notizie del grande Om Bosser, artista ricco di amore ed interessante. Io dipingo ciò che parte dal dentro, dal mio cuore e dalla mia mente, pittura introspettiva,surrealista,astratta,che parla per me,che vuole comunicare. Distinti saluti alla galleria Over Studio.