In questi primi mesi del 2001, si sta registrando un’intensa attività espositiva sull’opera di Mattia Moreni. In attesa dell’imponente retrospettiva che verrà allestita in aprile alla Galleria Sant’Agostino di Torino, Milano e Napoli hanno, infatti, organizzato due antologiche, tese a ricostruire l’iter creativo dell’artista pavese dalla stagione gestuale degli anni Cinquanta alla serie delle “Marilù” degli anni Novanta.
Le grandi opere su tela che sono presentate nella mostra milanese documentano la capacità del pittore di rendere attraenti, con il suo stile irruente e cromaticamente vivace, pensieri che nel loro significato più profondo sono crudelmente brutali. Mattia Moreni teorizza infatti – come sostiene Daniele Astrologo Abadal, in catalogo – “il principio della fine dell’Umanesimo”, generato dall’incombente presenza della tecnologia nella nostra vita quotidiana.
Le angurie dipinte sul finire degli anni Sessanta, la serie dei bassorilievi alti “Marilù muore, ciao…Perché?” e gli “umanoidi tutto computer” degli anni Novanta sono differenti modi di analizzare il processo di atrofia della cultura antropocentrica, la difficile relazione tra natura e mondo artificiale. Su questo filone si innestano anche “Le lampadine siamesi futurose-futuribili ancora partorienti” (1985) che secernono strani residui organici e figure geometriche che incrostano il bulbo, deformandolo.
Mattia Moreni ha, dunque, avuto il pregio di captare e trasformare in opere d’arte gli eventi del nostro tempo.
Ne è un perfetto esempio anche l’olio “Il trapezio della politica internazionale anni ‘80” (1986), con la scritta “il trapezio in bilico contrappesato è indeciso su quale triangolo appoggiarsi con la schiuma del dubbio in testa o dell’errore con difetto difettoso regressivo consapevole”, in cui il mondo politico appare come un bizzarro e variopinto “fenomeno da baraccone”.
Si segnala, infine, che a commento dell’esposizione la Galleria Morone ha pubblicato un catalogo con riproduzioni a colori ed un testo critico, in italiano ed in inglese, di Daniele Astrologo Abadal.
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Il sito della Galleria Morone
Annamaria Sigalotti
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Credo che si un grande artista ed ho letto con grande interesse i vostri articoli sulle mostre che sono in questo momento sparse in italia di Moreni. Considerando che ho letto una pubblicità che stanno preparando il catalogo di tutta l'opera direi che va benone...
CIAO