Un deserto di sabbia sembra apparentemente sempre uguale eppure è, in ogni momento, diverso. Dal vento, che gli dona un movimento alla luce che cambia, gli occhi scorgono costantemente qualcosa di nuovo. Richiamano a questa esotica visione i quadri selezionati per “AB IMIS” di Luca Alinari. Non si concedono al primo sguardo, ma invitando ad una intima complicità riservano, a più riprese, emozioni e incontri inattesi. Immagini leggere, esili sul punto di dissolversi restano in magico equilibrio tra realtà e fantasia, tra invenzione e memoria. Raccontano di un artista che, attraverso un viaggio personale tra le rovine del postmoderno, ha maturato l’esperienza dello scoprire per trovare. Nelle luminose sale della Galleria Granelli alcune opere storiche di matrice diversa si accostano ad una serie realizzata tra il 2000 ed il 2001. «Io sono un pittore di miraggi» ha detto Luca Alinari nel suo intervento all’inaugurazione di questa mostra «Io dipingo dei miraggi e continuo a dipingerli perché ogni quadro interiormente scompare». L’arte rinascimentale e gli autori toscani, dalle prospettive di Piero della Francesca ai paesaggi di Leonardo ai colori del Pontormo, dalle figure di Modigliani alle case di Rosai, rivivono in un colloquio con l’arte che non s’interrompe, anche se il suo lavoro s’indirizza verso territori assolutamente inediti. Il rispetto di una memoria culturale profonda getta un ponte tra passato presente e futuro. Gli autori classici, la pop – art e le avanguardie storiche sono presenti in un intelligente gioco in grado di sprigionare nei suoi lavori vibranti sensazioni. Secondo Riccardo Ferrucci, che ha curato il saggio introduttivo del catalogo relativo ad “AB IMIS”, “Luca Alinari riesce nelle sue opere a raggiungere un senso di provvisorietà e ambiguità dello sguardo in un’immagine che non si annulla nel bianco assoluto, ma si disperde nel colore, nei fondali in nero, rosso, azzurro della tela grezza”. Il tentativo di recuperare un contatto profondo con l’arte ed i luoghi della visione lo spinge a far riemergere il rapporto sensoriale con la realtà in un’altra dimensione altamente coinvolgente. Piccole cose quotidiane, eventi marginali o dimenticati, suggestivi luoghi inesistenti sono fragili, inconsistenti apparizioni create grazie ad esigenze espressive eterogenee, che implicano, tuttavia, a loro modo, una linea coerente. La pittura di Alinari non ha paura di tentare di essere sogno e coraggiosamente si pone in discussione situandosi in perfetta sintonia con il proprio tempo, la realtà digitale, i mondi virtuali. Nella pratica di quella che lui definisce un’anarchia mentale – fantastica si svolge ormai da anni una curiosa una coerenza dell’incoerenza. La padronanza del linguaggio pittorico e un’ispirazione autentica sono, poi, il collante ideale dei suoi mosaici moderni. Ha intuito, Luca Alinari, quella preziosa potenzialità della pittura di divenire aristocratica in un bisogno delle mani, che non segna un regresso bensì una comprensione straordinaria.
Silvia Fierabracci
LUCA ALINARI “AB IMIS”
Galleria Granelli
Piazza L. Orlando, 5 – Livorno
Tel e fax 0586/809451
Tutti i giorni: ore 10,00 – 12,30 / 16,00 – 19,30
Chiuso la Domenica e il Lunedì.
CATALOGO IN GALLERIA.[exibart]