In questo periodo, il mondo dell’arte a Genova è particolarmente vivace: più o meno negli ultimi venti mesi sono nate e si vanno affermando nuove realtà, alcune più specificamente connotate altre più flessibili, comunque in linea di massima progetti di qualità e che testimoniano un sottobosco di addetti ai lavori ed artisti motivati e creativi.
Nel cuore del centro antico, in Via della Maddalena 57r è appena nato il Rebis_ lab: è un nuovo spazio per l’arte, creato per ospitare mostre ed insieme come laboratorio creato da Silvia De Martin , artigiana ceramista.
Il Rebis_lab si propone di ospitare in futuro mostre di artisti della ceramica, nazionali e liguri, con particolare attenzione per la ricerca contemporanea: uno spazio versatile, che si definisce “dedicato al fare e dedicato al mostrare ”.
Rebis_lab è stato progettato e realizzato da Mauro Marcenaro , che ha dato vita ad un ambiente ludico e surreale, vivo di simboli freschi di memoria infantile e insieme netti e sintetici come graffiti.
In occasione dell’inaugurazione, gli spazi di Rebis_lab si sono animati della prestigiosa presenza di Luisella Carretta, che ha presentato una performance, e di un’installazione del giovane artista genovese. Mauro Marcenaro ha presentato infatti un lavoro che si intitola “naturae (civiltà/contadina)video/sonora + fieno+ totem ”, che dialoga in modo suggestivo con lo spazio da lui ideato.
Spazio che descrive con analogie poetiche, divertite e divertenti: le pareti della stanza coma faccia, o meglio maschera, “i due oblò, il lampione, la bucatura della parete sono occhi naso bocca. Finestrella: simboleggia un buco nero l’energia circola intorno a lui i vettori grafici si muovono attorno alla stanza formando un cerchio i tubi in metallo descrivono il percorso reale del passaggio di energia che è formalmente ma invisibilmente una reazione fisico-chimica X. Appunto il buco nero che come scilla e cariddi sputa e risucchia le acque del mare ”.
Marcenaro sa mescolare con vivacità un linguaggio dall’apparenza ingenua, fantasioso e ingenuo come la casa di Hansel e Gretel, con i dubbi della filosofia, e il suo racconto prosegue in questa direzione: “i vettori rappresentano la ratio matematica attraverso un linguaggio ancora più antico, quello dell’arte (descrivere una reazione di scambio di energia attraverso l’arte). E quello che poi che accade a te a me a tutti, trasformare la materia in energia, nel tempo e spazio assegnatoci, simbolico e no ”. Un nuovo spazio che comincia con ottimismo, al quale auguriamo di crescere e consolidarsi.
articoli correlati:
Eleonora Chiesa, Box emozionale
Clearco e Paolo T. da Leonardi V-Idea
Loredana Galante a Mentelocale
Ultrapop a Villa Croce
valentina caserta
[exibart]
Ci lascia uno dei riferimenti dell’astrazione in Campania, con il suo minimalismo, rigorosamente geometrico, potentemente aggettante nella spazialità e nell’oggettualità.…
Una mostra interattiva per scoprire il proprio potenziale e il valore della condivisione: la Casa di The Human Safety Net…
Al Museo Nazionale di Monaco, la mostra dedicata all’artista portoghese Francisco Tropa indaga il desiderio recondito dell’arte, tra sculture, proiezioni…
Alle Gallerie d'Italia di Vicenza, in mostra la scultura del Settecento di Francesco Bertos in dialogo con il capolavoro "Caduta…
La capitale coreana si prepara alla quinta edizione della Seoul Biennale of Architecture and Urbanism. In che modo questa manifestazione…
Giulia Cavaliere ricostruisce la storia di Francesca Alinovi attraverso un breve viaggio che parte e finisce nella sua abitazione bolognese,…
Visualizza commenti
Un grosso IN BOCCA AL LUPO a Silvia De Martin, sempre più brava, e a Mauro Marcenaro. Spandete energia in giro, ENERGIA CREATIVA!