Categorie: genova

Con quella faccia un po’ così…

di - 21 Ottobre 2002

In questo periodo, il mondo dell’arte a Genova è particolarmente vivace: più o meno negli ultimi venti mesi sono nate e si vanno affermando nuove realtà, alcune più specificamente connotate altre più flessibili, comunque in linea di massima progetti di qualità e che testimoniano un sottobosco di addetti ai lavori ed artisti motivati e creativi.
Nel cuore del centro antico, in Via della Maddalena 57r è appena nato il Rebis_ lab: è un nuovo spazio per l’arte, creato per ospitare mostre ed insieme come laboratorio creato da Silvia De Martin , artigiana ceramista.
Il Rebis_lab si propone di ospitare in futuro mostre di artisti della ceramica, nazionali e liguri, con particolare attenzione per la ricerca contemporanea: uno spazio versatile, che si definisce “dedicato al fare e dedicato al mostrare ”.
Rebis_lab è stato progettato e realizzato da Mauro Marcenaro , che ha dato vita ad un ambiente ludico e surreale, vivo di simboli freschi di memoria infantile e insieme netti e sintetici come graffiti.
In occasione dell’inaugurazione, gli spazi di Rebis_lab si sono animati della prestigiosa presenza di Luisella Carretta, che ha presentato una performance, e di un’installazione del giovane artista genovese. Mauro Marcenaro ha presentato infatti un lavoro che si intitola “naturae (civiltà/contadina)video/sonora + fieno+ totem ”, che dialoga in modo suggestivo con lo spazio da lui ideato.
Spazio che descrive con analogie poetiche, divertite e divertenti: le pareti della stanza coma faccia, o meglio maschera, “i due oblò, il lampione, la bucatura della parete sono occhi naso bocca. Finestrella: simboleggia un buco nero l’energia circola intorno a lui i vettori grafici si muovono attorno alla stanza formando un cerchio i tubi in metallo descrivono il percorso reale del passaggio di energia che è formalmente ma invisibilmente una reazione fisico-chimica X. Appunto il buco nero che come scilla e cariddi sputa e risucchia le acque del mare ”.

Marcenaro sa mescolare con vivacità un linguaggio dall’apparenza ingenua, fantasioso e ingenuo come la casa di Hansel e Gretel, con i dubbi della filosofia, e il suo racconto prosegue in questa direzione: “i vettori rappresentano la ratio matematica attraverso un linguaggio ancora più antico, quello dell’arte (descrivere una reazione di scambio di energia attraverso l’arte). E quello che poi che accade a te a me a tutti, trasformare la materia in energia, nel tempo e spazio assegnatoci, simbolico e no ”. Un nuovo spazio che comincia con ottimismo, al quale auguriamo di crescere e consolidarsi.

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[exibart]

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  • Un grosso IN BOCCA AL LUPO a Silvia De Martin, sempre più brava, e a Mauro Marcenaro. Spandete energia in giro, ENERGIA CREATIVA!

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