08 gennaio 2010

fino al 10.I.2010 Marco Casentini Sarzana (sp), Cardelli & Fontana

 
Un processo di astrazione che nasce dalle emozioni e, attraverso il colore, diventa sintesi interiore. È la poetica di un artista che si confronta con gli stimoli quotidiani dei paesaggi naturali e urbani...

di

Ogni elemento ha il proprio modo di frenare, o accelerare,
ogni giorno, la rinascita della vita attraverso la luce, e dunque il colore. Tutto
è al posto giusto
.
Il caos cromatico di Marco Casentini (La Spezia, 1961; vive a Milano e a Hermosa Beach,
California) è fatto di rigore e consapevolezza. Questo “l’impeto controllato”
di un artista coerente, che indaga il reale e lo assimila per restituirlo
liricamente attraverso la gamma cromatica.
Usa le campiture nette per catturare le suggestioni della
quotidianità. Predilige tela, acrilico e perspex da mixare, a seconda
dell’esigenza: acrilico su tela, acrilico su perspex, acrilico e perspex su
tela. I toni cambiano a seconda del contesto dal quale dipendono. I colori cupi
e spenti arrivano dalle finestre dello studio milanese dove l’artista ha
lavorato e vissuto; quelli brillanti s’ispirano alla vita oltreoceano, esposta
allegramente al sole californiano.
La sovrapposizione di quadrati di colore a campitura netta
creano una profondità che guida la visione, ma non obbliga lo sguardo a
ripercorrere gerarchie fisse. Tutto è al suo posto e non potrebbe che essere lì, ma
a chi guarda sembra che la combinazione sia provvisoria, pronta a cambiare
velocemente, come accade al paesaggio che scorre rapidamente.
Marco Casentini - Every thing in the right place - veduta dell’allestimento presso la galleria Cardelli & Fontana, Sarzana (SP) 2009
Le mie opere“, dice Casentini, “traggono
origine dagli spazi urbani, dalle geometrie delle forme e dalle loro
architetture… I miei quadri sono dei paesaggi visti da un treno
“. Ma nelle opere di Casentini non
assistiamo, o non soltanto, a un’indagine della visione in movimento. Nei suoi
lavori sono piuttosto fotografati a macro i singoli pixel in cui è possibile
scomporre e ricomporre soggettivamente la realtà. Lui stesso la chiama “un’astrazione che inizia con le emozioni.
Dopo il primo percorso artistico figurativo all’Accademia
di Carrara, la realtà viene codificata dall’artista secondo geometrie sempre
più semplici, sino a farsi essenziali. Ma negli ultimi anni tutto si è
complicato di nuovo, e i quadrati a campiture nette sono arrivati fino al
numero di ottanta per quadro. È l’astratto che cerca nuovamente declinazioni
figurative? Forse. Certo è che la struttura geometrica sta diventando
progressivamente meno complessa e più organica; anche la lucentezza, ottenuta
grazie alle caratteristiche riflettenti del perspex, ricorda i rimbalzi della
luce che determina la nascita delle cose attraverso il colore.
Marco Casentini - Magic garden - 2009 - acrilico su tela - cm 51x51 - courtesy Cardelli & Fontana, Sarzana (SP)
Per questa mostra, che ne rappresenta gli ultimi sei anni
di lavoro, Casentini ha creato un’opera unica, che trasforma i limiti fisici
della galleria: l’intervento sulle pareti, nonostante goda di autonomia,
arricchisce e completa in quanto prosecuzione e prolungamento dei quadri.

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mostra visitata il 15 dicembre 2009


dal 5 dicembre 2009 al 10 gennaio 2010
Marco Casentini – Every thing in the
right place

Galleria
Cardelli & Fontana Arte Contemporanea

Via Torrione
Stella Nord, 5 – 19038 Sarzana (SP)

Orario: da
lunedì pomeriggio a sabato ore 9.30-12.30 e 17-19.30

Catalogo
disponibile

Ingresso
libero

Info: tel./fax
+39 0187626374;
galleria@cardelliefontana.com; www.cardelliefontana.com

[exibart]

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