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Dopo
le mostre di Parigi, Bruxelles e Los Angeles, arriva in Italia Icon Tada (Giappone, 1971; vive a Osaka), conosciuto al
pubblico di appassionati come disegnatore di manga. Si tratta di pittura,
rigorosamente digitale, che si inserisce in un percorso nel quale innovazione e
tradizione si uniscono in una ricerca estetica dai contorni fortemente
caratterizzati.
La
scelta di colori forti, quasi fluo, in stile pop, racconta la metropoli e un
mondo supertecnologico. Ma nei lavori dell’artista giapponese, e la sua
nazionalità si fa sentire in modo preponderante, continua a vivere la
tradizione, così profondamente radicata nel mondo orientale e qui rappresentata
dalla forma delle tipiche carte giapponesi che si sviluppano verticalmente.
Formato che viene sfruttato in tutte le sue potenzialità espressive, fino a
trasformarsi in un rotolo di tappezzeria prodotto in edizione limitata e
squisitamente allestito in un angolo della galleria. La scelta di proporre tra
le opere anche un “oggetto di design”, oltre a ribadire la labilità dei confini
fra arte visiva e design stesso, offre ai giovani collezionisti la possibilità
di accedere a opere “per tutti”, in un momento come questo nel quale è sempre
più importante trovare nuovi modi di imporsi all’attenzione del mercato.
Colori
e forme come le note della musica alla quale Icon Tada dà la forma di visione
quando si dedica alla sua passione: i vj set. E per realizzare i suoi dipinti,
nell’era della musica elettronica, l’artista non poteva che sostituire il
pennello con i software del computer, attribuendo a questo tipo di arte
l’indiscutibile valore di pittura (chi potrebbe mettere in dubbio il valore che
hanno avuto gruppi come i Kraftwerk nella musica internazionale, pur senza
usare strumenti acustici?). Così la dicotomia apparente del titolo – Digital
Paintings – diventa una semplice
precisazione sulla tecnica.
Il
futuro dell’uomo è legato allo sviluppo delle macchine, che diventano
un’estensione, un potenziamento della sua capacità creativa. Anche quando essa
è ripetizione, quando si incanta come un vecchio disco e produce in modo
ossessivo la stessa forma: magari la sagoma ovale, scelta da Icon Tada, che non
rappresenta niente se non se stessa, o forse rappresenta tutto il mondo, in una
rielaborazione della classicissima iconografia dell’“uovo”, simbolo di vita.
Sicuramente è astrazione in movimento, energia che si libera senza avere
destinazione, inizio e fine. È la porta per un viaggio che comincia dove
finisce, per continuare scandito dal ritmo del colore e dalla successione delle
forme.
Una
sorta di stargate che sconvolge l’ordine di spazio e tempo, offrendo allo
spettatore “meta-narrazioni di visioni interiori, flussi continui, riduzioni
di una realtà ambiguamente naturale e artefatta”, come si legge nel testo di presentazione.
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Tada ad Arte Fiera 2004
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digitale secondo Marinella Senatore
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restauro nel XXI secolo
alice
cammisuli
mostra
visitata il 13 marzo 2010
dal 20 febbraio al 10 aprile 2010
Icon Tada – Digital Paintings
a cura di Valeria De Simoni
DAC – De Simoni Arte Contemporanea
Piazzetta Barisone, 2r – 16128 Genova
Orario: da martedì a sabato ore 15.30-19.30 e su appuntamento
Ingresso libero
Info: tel. +39 0108592283; info@galleriadac.com;
www.galleriadac.com
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