Ad inaugurare la prima mostra personale italiana di Nina Childress una ventina di tele esposte nella sede genovese di Artra, la galleria d’arte contemporanea attiva a Milano dal 1978 e presente a Genova dallo scorso dicembre.
Nata a Pasadena in California ma cresciuta e allevata a Parigi, Nina Childress è ciò che si può definire un’artista eclettica ed in continuo divenire.
Ispiratasi pittrice dopo aver visto una mostra di David Hockney, passione che coltiva anche quando diviene cantante del gruppo punk Lucrate Milk, partecipa, unica artista donna, al gruppo Ripoulins formato tra gli altri da Claude Closky e Pierre Huyghe.
Un mondo ed una ricerca artistica caratterizzati dai molti colori, dall’uso di tecniche miste e dalla lavorazione in serie con passaggi stilistici riconducibili alla pop art, al gigantismo, all’informale.
Nina Childress lavora per serie, ci sono stati gli interventi su ceramica come le parrucche (presenti in occasione della “Biennale di Ceramica nell’Arte Contemporanea” ad Albisola) i bon bons, le saponette, i giochi… oggi sostituiti da ritratti, mazzi di fiori, paesaggi, nudi, automobili, tutto in chiave flou.
Le ultime opere di Nina Childress, quelle esposte in questa mostra, sono, infatti, tele ad olio dai colori vivissimi ma dai tratti indistinti, sfocati, in un sol termine Flou.
Questa è la ricerca: ritrarre e fermare su tela forme, luci e colori un attimo prima che il nostro apparato visivo ricomponga l’immagine nella sua interezza. Tuttavia, le immagini prodotte dall’artista sono riconoscibili: pesci rossi, mazzi di fiori, figure umane, auto in movimento, paesaggi; un inventario di oggetti
I soggetti ritratti nei quadri sono inizialmente, fotografie scattate dall’artista stessa, il passaggio successivo è la creazione del dipinto vero e proprio. I soggetti così ritratti e proposti stabiliscono un rapporto immediato con lo spettatore nel richiamare le immagini conosciute, ma non permettendo mai una completa messa a fuoco; costringendo a cercare diversi punti di vista; per aumentare questo senso di incertezza l’artista lavora più volte sulla stessa immagine per incorniciare nuovamente il soggetto, cambiare le misure della tela, o creare un effetto speculare.
Personali e collettive di Nina Childress si sono tenute tra le altre alla Galleria Jennifer Flay a Parigi, da Eric Dupon a Parigi, alla Galleria Domi Nostrae di Lione, Espace Gustave Fayet, Sérignan al Centre d’art de Saint-Priest, al Frac Languedoc-Roussillon, al Musée International des Arts Modestes a Sète.
Sue opere figurano nelle collezioni del Frac Limousin, Frac Bretagne, Frac Ile-de-France.
articoli correlati
Andy Warhol da Guidi&Schoen
David Hockney
Claude Closky
Angelisa Leonesio
mostra visitata il 4 giugno
La capitale coreana si prepara alla quinta edizione della Seoul Biennale of Architecture and Urbanism. In che modo questa manifestazione…
Giulia Cavaliere ricostruisce la storia di Francesca Alinovi attraverso un breve viaggio che parte e finisce nella sua abitazione bolognese,…
Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertĂ . La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…
Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…
La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…
Si intitola “Lee and LEE” e avrĂ luogo a gennaio in New Bond Street, negli spazi londinesi della casa d’aste.…