Dopo la bella personale d’esordio dedicata alle opere uniche di Andy Warhol, la neonata galleria Guidi&Schoen – Arte Contemporanea riunisce i lavori di otto giovani artisti in una collettiva curata da Maurizio Sciaccaluga.
Matteo Basilè, Alessandro Bellucco, Alfonso Bonavita, Alberto Castelli, Federico Guida, Debora Hirsch, Dany Vescovi e Luca Zampetti, otto tra i più interessanti artisti dell’ultima generazione che dedicano la loro ricerca creativa alla nuova figurazione, sono stati scelti a rappresentare l’avanguardia di una corrente che da alcuni anni è tornata prepotentemente alla ribalta dell’arte contemporanea internazionale.
Maurizio Sciaccaluga nota come gli autori invitati evidenzino specificità forti, sviluppi differenziati e personalissimi pur nella relativa omogeneità dell’approccio iniziale: “otto maniere parallele, dunque confrontabili, di disegnare e dipingere, dalla grafite all’olio al mouse, dalla pennellata piena e calda al distacco contenuto al tocco freddo e sopraffino, dal glamour al feticismo alla rivisitazione del novecento. Una carrellata veloce su quanto avvenga nell’Italia contemporanea dell’arte, metropolitana o provinciale, in questo momento”.
Sensibilità fertili e diverse, declinate nelle fotografie dipinte al computer da Matteo Basilè, artista romano giovanissimo (n. 1974) ma già affermato, oppure nelle opere su tela del trentenne torinese Alessandro Bellucco, opere di una cruda efficacia quasi insostenibile, o ancora le grandi, irreali tecniche miste di Alfonso Bonavita, l’unico genovese presente alla mostra, che echeggiano la lezione di Sironi e le suggestioni della poesia visiva.
Alberto Castelli, invece, nato a Torino nel 1970, propone dipinti dal gusto glamour, icone di una bellezza levigata e lontana, mentre il milanese Federico Guida usa la pittura ad olio come uno strumento analitico, d’indagine sul corpo umano, e l’artista brasiliana Debora Hirsch, nata a San Paolo nel 1967, dipinge tele iperrealiste che decrittano ed annullano i feticci della sensualità contemporanea.
Dany Vescovi crea macroscansioni dipinte ad olio su tela, visioni così ravvicinate da risultare glaciali ed aliene, e Luca Zampetti, nato a Camerino (Macerata) nel 1966, per rappresentare il suo mondo “reale” sceglie grafiti ed encausto, una complessa, antica tecnica pittorica che diluisce i colori con cera applicata a caldo sullo sfondo.
Guidi&Schoen e il curatore Maurizio Sciaccaluga hanno riunito in quest’occasione otto artisti interessanti, capaci di interpretare la nuova figurazione senza concessioni all’ovvio.
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