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fino al 20.X.2003 Stefania Galegati Genova, Pinksummer
genova
Torna a Genova con una personale una delle artiste italiane più interessanti del panorama contemporaneo. Appena trentenne, ha già un ricchissimo curriculum di mostre e premi importanti. Ora è a New York, dopo la vincita dello Studio Program Ps1 2003/2004…
Stefania Galegati torna da Pinksummer con una personale: un legame consolidato tra la più internazionale delle gallerie genovesi e la giovane artista che, già molto apprezzata in patria, vive ora a New York la prestigiosa esperienza del PS1 Studio Program, vinto per l’anno 2003/2004.
La mostra propone opere note -alcune tele dei “fantasmi”, foto del ciclo dei “nani”, la spada-meteorite, il “samurai radioattivo” che ha vinto il Premio Giovane Arte Italiana 2001- e un pezzo inedito. È una grande immagine scomposta in pannelli, sola nell’ampia sala d’ingresso, secondo gli allestimenti minimali che caratterizzano la galleria. L’opera unisce cinque stampe fotografiche lambda, apparentemente accostate a comporre un paesaggio unico: in realtà sono immagini scattate in diverse ore del giorno, a scandire il passare del tempo dal mattino al tramonto in una sorta di film immobile, pietrificato nella staticità coatta degli scatti, che racconta la transitorietà delle persone ritratte. Sempre gli stessi, riconoscibili per i volti e gli abiti, i protagonisti compaiono più volte nelle foto, interrompono l’apparente omogeneità del tutto introducendovi la sottile violenza di una necessaria temporalità, o forse suggerendo un’ubiquità surreale. Sono persone del tutto comuni che percorrono un paesaggio malinconico, la piatta periferia rurale che spesso fa da sfondo ai lavori dell’artista: persone vive, ma irreali come ombre. Più ectoplasmatiche delle piccole, assurde silhouette che mutilano credenze di campagna nel ciclo fotografico dei nani. Più astratte dell’ostacolo invisibile incontrato da Ivano Marescotti nel video proposto nel 2001. Più fantasmi, insomma, perfino dei fantasmi di paese che Stefania Galegati ci ha già raccontato in passato, con grandi tele ingenue come ex voto.
Anche questa volta, l’artista introduce un nuovo media per raccontare: sceglie la fotografia elaborata al computer, tecnica che guardava con diffidenza ma che oggi scopre utile “per distorcere quasi impercettibilmente la realtà, perché questa è un’operazione pittorica”. Un mezzo nuovo, per un’artista così brava da potersi concedere il lusso di un’apparente incoerenza. Un’artista che gioca con i paradossi e il comune sentire, che coglie il confine tra realtà e mistero e ne fa un luogo comunicativo mobile, ironico, libero da dogmi e punti fermi. E dice: “Mi piace quando la realtà è talmente intensa da collassare su se stessa”.
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valentina ottone caserta
mostra visitata il 3 ottobre 2003
Stefania Galegati
pinksummer
Via Lomellini 2/3, Genova
Orario d’apertura: dal martedì al sabato, ore 16.30 – 19.30
e su appuntamento
tel. 010.2543762
info@pinksummer.com
http://www.pinksummer.com
Ingresso libero
[exibart]