Riprende finalmente l’attività la Kaiser Arts & New Trends (già Kaiman), con una delle accurate mostre alle quali ci ha abituato in passato. Nei piccoli locali vicino a Porta Siberia, nel cuore del centro antico genovese, sono esposti in questi giorni i lavori di August Walla, protagonista di una storia artistica intensa e curiosa.
È stato infatti uno dei protagonisti dell’esperienza Art brut degli “artisti di Gugging”, la Haus der Künstler. Fondata nel 1981 da Leo Navratil e poi diretta dal 1986 da Johann Feilacher, la Casa degli Artisti è stato un particolarissimo esempio di comunità di creativi psicotici.
Nei pressi della capitale austriaca, ha riunito un gruppo di artisti ospiti che, dalla prima esposizione alla galleria Nächst St. Stephan di Vienna nel ‘70, ha interessato critici e collezionisti diventando un caso celebre nella storia dell’Art Brut.
In seguito gli “artisti di Gugging” hanno esposto in tutto il mondo, portando le loro opere in musei prestigiosi come il Museum Moderner Kunst di Vienna, la Collection de l’Art Brut di Losanna, il Philadelphia Art Museum e il Setagaya Museum di Tokyo.
Nato in Austria, a Klosterneuburg, nel 1936, Walla è stato ospite della Haus der Künstler fino alla morte, nel 2001. A Gugging, Walla ha realizzato una grande opera globale, ricoprendo completamente disegni e graffiti le pareti della sua stanza: un linguaggio per immagini intenso, tormentato e insieme intriso di ingenua energia vitale, animato dall’accesa esuberanza cromatica, caratterizzato dal ricorrere di figure mitiche e simboli segreti.
A Genova, sono esposte venti opere. In particolare “llah-Isoth.!”, una tela di grande formato, è una testimonianza emblematicamente intensa del complesso mondo dell’artista, fitto di simboli e tratti arricchiti dalla scrittura come in un’ideale, drammatica mappa dell’inconscio.
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