25 luglio 2011

fino al 28.VIII.2011 Maria Rebecca Ballestra – Post Human Garden Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce Genova

 
Attraverso l'opera site specific Post Human Garden, l’artista affronta la picassiana tematica del legame tra Arte e Scienza, che, in questo caso, si identifica in un’efficace strumento di accesso alla conoscenza e come stimolo alla riflessione, svincolata da schemi culturali prestabiliti, pluridisciplinare e libera...

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E’ stata  inaugurata mercoledì 29 Giugno nella sala camino del Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce, l’installazione ambientale Post Human Garden/Giardino postumano realizzata da Maria Rebecca Ballestra con la collaborazione di CRA-FSO, Unità di Ricerca per la Floricoltura e le Specie Ornamentali di Sanremo.

L’opera è un segmento del più ampio programma espositivo Changing Pesrpectives / Cambiando Prospettive, interamente dedicato al lavoro della giovane artista ligure.

Il progetto di cui stiamo parlando, che ha esordito proprio con il site specific Post Human Garden, proseguirà fino al mese di novembre con un ciclo di esposizioni, installazioni e incontri che avranno come location altre importanti realtà espositive genovesi, quali  il Museo delle Culture del Mondo (Castello d’Albertis), la Sala Dogana di Palazzo Ducale, la galleria d’arte contemporanea Unimediamodern Contemporary Art e, per finire, il Festival della Scienza.

L’intera iniziativa è stata curata Paola Valenti in collaborazione con Daniela Legotta e Alessandra Piatti  dell’Associazione Ko.Ji.Ku.  con il sostegno di AdAC (Archivio d’Arte Contemporanea, Università degli Studi di Genova).

Fondamentale per comprendere ed apprezzare il lavoro presentato da Ballestra per il Museo di Villa Croce, è l’indispensabile premessa riguardo agli obbiettivi specifici di questo vasto programma espositivo, che nasce dall’ambizione di mostrare una molteplice serie di punti di vista riguardo alle recenti trasformazioni socio-ambientali in atto nel nostro pianeta, dando luogo ad un’aperta riflessione su tematiche sociali, politiche, ambientali e tecnico-scientifiche.

Post Human Garden, particolare, courtesy rebeccaballestra.com
Nel caso specifico di Post Human Garden, l´artista ha concepito un intervento ambientale ispirato ai recenti dibattiti in ambito di manipolazioni genetiche, creazioni transgeniche e biotecnologia.

Ballestra interviene sugli spazi della sala camino del museo ricreando una sorta di giardino multimediale che comprende forme vegetali, materiale organico in vitro e monitor che proiettano mappature di DNA vegetali, il tutto completato dalla stimolante colonna sonora composta dall’artista taiwanese Wen Chin, che, attraverso suoni, musiche e rumori, “accende” l’installazione solo quando viene percepita la presenza umana.

Attraverso Post Human Garden, l’artista affronta la picassiana tematica del legame tra Arte e Scienza, che, in questo caso, si identifica in un’efficace strumento di accesso alla conoscenza e di stimolo alla riflessione, svincolata da schemi culturali prestabiliti, pluridisciplinare e libera.

Lo spazio è innaturale ed, al contempo, necessariamente concreto, tanto da essere costituito principalmente da materiale biologico e da non aver richiesto, se non in minima parte, l’intervento creativo dell’artista: questa realtà totalmente immaginaria ricreata da Ballestra proietta l’opera d’arte in una speciale Quarta Dimensione, nella quale i soggetti presenti cessano di possedere un’identità determinata tramite una percezione legata al dato reale e prettamente visibile per presentarsi, invece, attraverso altre possibili interpretazioni, che sono quelle legate alla volontà espressiva dell’artista. 

Post Human Garden, courtesy rebeccaballestra.com
Recepita dall’osservatore come la simultaneità spazio temporale di soggetti diversi, la presenza di ogni singolo elemento è giustificata nel contesto ed investita di carica concettuale solo se considerata parte della totalità compositiva, costituita da una ricercata discontinuità di piani, forme e materiali: un succedersi di micro-mondi intersecati e sovrapposti gli uni sugli altri che rivoluzionano il concetto di luogo e la percezione di ciò che stiamo osservando attraverso la proiezione sensoriale dell’osservatore all’interno di una riflessione che si manifesta utilizzando le forme della natura e della realtà, tradotte dall’inconscio in termini specifici di ragionamento e comunicazione.

maura ghiselli 

mostra visitata martedì 12 luglio 2011

aperta dal 28 Giugno al 28 Agosto 2011

Maria Rebecca Ballestra

Post Human Garden

Museo d’arte contemporanea di Villa Croce

Via J. Ruffini, 3 – 16128 Genova 

Tel. +39 010 580069 / 585772 

fax +39 010 532482

http://www.villacroce.museidigenova.it/

info: museocroce@comune.genova.it

Visitabile martedì, mercoledì, giovedì e venerdì 9-18.30; 

sabato e domenica 10-18.30; 

lunedì chiuso

 

 

 

[exibart]

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