Immaginate una grossa palla sospesa, irregolare e luccicante, versione extra large di quelle che da bambini un po’ tutti abbiamo fatto con la stagnola per giocare in mancanza di un pallone vero. Tranquilli, non è l’ultima trovata di arredo urbano partorita da qualche ingegnosa amministrazione comunale decisa a celebrare nostalgici ragazzini cresciuti; questa palla in realtà si chiama Iridescent planet ed è il site specific che Tomàs Saraceno (San Miguel de Tucumàn, 1973) ha creato per il cortile maggiore di Palazzo Ducale a Genova, come contributo per la quinta edizione de La Storia in Piazza, rassegna storico-culturale quest’anno incentrata sui temi del cibo.
Visionario coi piedi in terra, creatore di progetti eterei quanto futuribili, Saraceno è sempre in sintonia con una capacità di fondere l’estetica immediatamente scenografica delle sue installazioni al valore etico delle tematiche tirate in ballo. Essere architetto per formazione, nonché artista socialmente impegnato per vocazione, porta i suoi lavori ad oscillare perennemente tra polivalenti architetture utopico-vivibili e realizzazioni dotate di tutti i crismi scultorei (ad esempio le strutture iso-molecolari delle Cloud cities), dove l’uso artistico-riflessivo dei materiali tecnici a conti fatti può comprendere anche una loro implicita natura “giocosa” (ricordate On Space Time Foam, l’installazione “da calpestare” all’Hangar Bicocca di Milano?).
Diversamente da altri interventi dell’artista argentino, Iridescent planet non consente interazione diretta: lo si guarda a distanza, col naso in su, sospeso in aria sostanzialmente immobile, insaccato dentro una ragnatela di poliestere e fissato a mezzo tiranti ai due ordini di colonne doriche e ioniche del loggiato. Di giorno facilmente si guadagna la curiosità dei passanti, al crepuscolo diventa incantevole con dei bellissimi riflessi argento-rosa-viola, ma dovete aspettare che sia buio per sperimentare tutto il suo potenziale attrattivo. Quando cala la notte Iridescent planet s’illumina dell’energia solare pre-immagazzinata, trasformandosi in uno spettacolare nucleo incandescente, simulacro di un pianeta la cui superficie è un’orografia di colori vividi che si descrive sul rivestimento in iridescent foil, tra ampie zone e tagli netti principalmente viranti su toni rossi, verdi, gialli e blu. Un lavoro auratico e seducente, in grado di sublimare il concetto di ecosostenibilità energetica servendo la “meraviglia” come companatico dell’opera d’arte, secondo una prassi che solo alcuni protagonisti del contemporaneo mondiale – Saraceno in primis – sanno conformare produttivamente e non in modo autoreferenziale.
Piccola considerazione prima di chiudere, possibilmente senza polemica o istinti retorici: se tutti quelli che non resistono alla tentazione di farsi immortalare con Iridescent planet (e non sono pochi) recepissero in pieno il valore dell’intervento di Saraceno, che è “pure” estetico e non “puramente” estetico, forse potremmo scommettere qualche soldo in più sul futuro.
Andrea Rossetti
mostra visitata il 9 aprile 2014
Dal 10 aprile al 31 luglio 2014
Tomàs Saraceno – Iridescent Planet
Pinksummer – Palazzo Ducale
Piazza Matteotti 9 – 16123 Genova
Orari: da lunedì a domenica, ore 8.00 / 24.00