La mostra proposta all’interno dell’antica residenza dei Canonici della Cattedrale di San Lorenzo, sede del Museo Diocesano di Genova, prende spunto dalla precedente romana Christiana Loca – Lo spazio cristiano nella Roma del primo millennio organizzata in occasione del Giubileo. L’Istituto Internazionale di Studi Liguri ha proposto di riallestire, nella sua parte didattica, la mostra organizzata nella capitale, allargando i temi trattati a Genova e alla Liguria. L’ampio programma comprende numerosi incontri di approfondimento sul tema dello spazio cristiano e l’esposizione di importanti reperti archeologici : marmi, monili preziosi, vetri, oggetti d’uso comune, monete, epigrafi, ecc. provenienti da musei della Liguria e dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra della Città del Vaticano.
Alla base i vecchi e i nuovi studi sullo “spazio cristiano” (funerario, martiriale, mariano, episcopale) che hanno portato ad un accertamento dei modi, dei tempi e degli effetti, dell’innestarsi del cristianesimo sul ceppo del mondo antico. Dal centro le novità portate dal cristianesimo furono gradatamente trasmesse nelle periferie, come nel caso nella Liguria maritima, la quale, pur rivestendo minor importanza delle grandi realtà del mondo paleocristiano e tardoantico come Milano e Ravenna, ne testimonia i contatti .
Il percorso espositivo, che si snoda nel chiostro, è impostato su base scientifico-didattica e corredato con grandi pannelli dai testi molto esaustivi, utilissimi per potersi calare nella non facile lettura dei reperti e del tema trattato. La rassegna si apre a partire dal IV secolo con Lucius, epigrafe della tomba di un bambino morto nel (362 d.C.), quale prima testimonianza della cristianizzazione della Liguria marittima, per concludersi alla Croce pettorale di Innocenzo IV Fieschi, un frammento ligneo della Vera Croce, legata da una cornice d’oro che gli ultimi studi assegnano all’arte siriaca dell’VIII secolo. Da segnalare: due splendidi sarcofagi. Il primo dalla decorazione geometrica molto elaborata, è il sarcofago di Santa Marta ed è da attribuirsi ad un centro importante del mondo bizantino della fine del VI secolo, (Costantinopoli o Ravenna). Il secondo è il manufatto più integro di sepolcro scolpito a rilievo della Liguria altomedievale ed è assegnabile alla seconda metà del IV secolo e rilavorato nell’VIII. Importante anche il frammento in marmo dei Miracoli di Cristo, databile ai primi decenni del secolo IV e
Sono presenti alcuni alcuni plutei del VIII secolo e qualche oggetto proveniente da catacombe assegnabili al IV secolo: mentre mancano altri importanti oggetti presenti nel territorio ligure, come mosaici o pitture parietali staccate, le loro grandi dimensioni non hanno reso possibile il trasferimento.
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