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fino al 6.VI.2004 Arredare la casa, arredare il Museo Genova, Villa croce
genova
Da un celebre collage pop di Richard Hamilton, lo spunto per una mostra vivace e divertente. Cosa rende le case di oggi così diverse, così attraenti? La risposta tra le stanze del museo. Che –per l’occasione- ritorna a ripresentarsi come casa, abitazione, affollata di oggetti e di materiali. Da Dan Flavin a Maurizio Cattelan…
“Just what is it makes today’s homes so different, so appealing?” (Che cosa esattamente rende le case moderne così diverse, così attraenti?) chiedeva Richard Hamilton nel ‘56, in un celebre collage realizzato per una mostra organizzata lo stesso anno dagli artisti della Pop Art inglese. Un’atmosfera ripresa oggi da “Arredare la casa, abitare il Museo”: se il collage faceva convivere in un interno oggetti eterogenei per stile, genere e valore artistico, la mostra fa del museo stesso un ricco, variegato contenitore di suggestioni, simboli, icone di epoche e correnti diverse. Hamilton faceva convivere nella stessa affollatissima stanza oggetti d’arredo, d’arte, di design, di tecnologia, di consumo: creava così una sorta di colorato merzbau a due dimensioni che raccontava di un’epoca eclettica, percorsa da influenze culturali e istanze diverse, intrecciate indissolubilmente nella contemporaneità.
Curata da Katia Baudin e da Sandra Solimano a partire dalle collezioni d’arte contemporanea e di Design del Fonds Regional d’Art Contemporain Nord-Pas de Calais, la mostra genovese coglie l’occasione per sviluppare temi di particolare attualità nel mondo della critica e della museologia. Trae spunto dall’avvicinamento di oggetti dell’arte cosiddetta nobile e oggetti di tradizione popolare, dando vita a un percorso espositivo vivace e divertente.
Fino agli anni Cinquanta dimora della famiglia Croce, la Villa conserva nell’architettura tracce della propria natura di abitazione: oggi sono particolarmente valorizzate da un allestimento composito che percorre gli spazi arredandoli con opere d’arte diverse, distribuite in ambienti tematici.
La stanza dei bambini ma anche la stanza dei sogni, la cucina ma anche la Maison eclatée di Daniel Buren e il “casino” dei bambini: spazi reali e spazi surreali si susseguono nella visita, popolati da opere di artisti eterogenei per epoca e scelte stilistiche. Dal rigore di Ettore Sottsass alle atmosfere rarefatte di Michelangelo Pistoletto, dai giochi di rispecchiamenti e simboli di Daniel Spoerri alle luci fredde di Dan Flavin, da Joseph Grigely ad Arnulf Rainer, da Dominique Gonzales-Foerster a Rosemarie Trockel, fino alla zeta di Zorro di Maurizio Cattelan e alla recentissima installazione di Plamen Dejanov & Svetlana Heger.
Ottanta opere e oggetti di design sono l’occasione per riflettere sul rapporto tra spazio privato e pubblico, in rapporto a una realtà museale in evoluzione che si propone sempre più come laboratorio, luogo del fare cultura e non come mero contenitore.
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valentina ottone caserta
mostra visitata il 7 maggio 2004
Genova, Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce
Via Ruffini, 3
Orari: dal martedì al venerdì, ore 9.00 – 19.00; sabato e domenica, ore 10.00 – 19.00. Lunedì chiuso
Per informazioni, tel. 585772, fax 010 580069
Biglietto: intero € 5.00; ridotto € 3.00
Mostra a cura di Katia Baudin e Sandra Solimano
Con la collaborazione AFAA (Association française d’action artistique), Parigi; Centre Culturel Franco-Italien Galliera, Genova; Palazzo Ducale S.p.a., Genova
museocroce@comune.genova.it
http://www.museovillacroce.it
Gli artisti e designers presenti in mostra sono:
John Armleder, Gilles Barbier, François Bauchet, Lothar Baumgarten, Olivier Blanckart, Olga Boldyreff, Ronan et Erwan Bouroullec, Daniel Buren, Achille e PierGiacomo Castiglioni, Maurizio Cattelan, Pierre Charpin, Matali Crasset, Plamen Dejanov & Svetlana Heger, Jeremy Deller, Jessica Diamond, Jan Fabre, Didier Faustino, Dan Flavin, Hans Peter Feldman, Sylvie Fleury, Bertrand Gadenne, Dominique Gonzalez-Foerster, Constantin Grcic, Joseph Grigely, Tue Greenfort, Pierre Huyghe, Sarah Jones, Hannu Kahonen, John Knight, Philippe Mayaux, Paul McCarthy, Mathieu Mercier, François Morellet, Olivier Mourgue, NEMO, Tony Oursler, Charlemagne Palestine, Philippe Parreno, Laurie Parsons, Raymond Pettibon, Daniel Pflumm, Michelangelo Pistoletto, Liza May Post, Présence Panchounette Andrée Putman, Radi Designers, Arnulf Rainer, Ugo Rondinone, Denis Santachiara, Andreas Slominski, Ettore Sottsass, Daniel Spoerri, Rirkrit Tiravanija , Niele Toroni, Rosemarie Trockel, Lily Van Der Stokker
[exibart]