Il museo espone millecinquecento sigilli che scandiscono la storia dell’umanità, dalla Mesopotamia ai giorni nostri passando per le civiltà asiatiche, precolombiane e islamiche, tra arte e storia: dai reperti in steatite, calcare e bronzo databili alla fine del IV millennio avanti Cristo, alle produzioni di età sassanide (III-IV secolo dopo Cristo). Il percorso espositivo prosegue con gli esemplari in forma di scarabeo provenienti dall’antico Egitto; seguono le numerose matrici di epoca medievale e moderna, mentre i restanti spazi sono interamente occupati dalla produzione che va dal Settecento al Liberty.
Ma che cos’è un sigillo?
In genere si presenta in forma di strumento metallico o di pietra dura, reca inciso uno stemma, un simbolo o alcune iniziali, che, applicato su cera o ceralacca fusa, lascia un’impronta in rilievo sul documento, sulla lettera o sul plico che s’intende autenticare o proteggere da eventuali manomissioni. Ma i sigilli sconfinano più spesso nel territorio degli oggetti d’arte rari e curiosi, capaci di destare meraviglia: miniature in avorio, tartaruga, conchiglia. Le forme sono bizzarre: bastoni, martelli, portaoggetti da cucito, fiale di profumo, cavatappi, etc.
Non solo oggetti meramente curiosi, infine, per il puro godimento estetico. Ma anche d’interesse per la storia della città. Come le matrici bronzee di metà Ottocento della Cassa di Sconto (la banca) di Spezia o quelle del vescovo di Luni-Brugnato Francesco Agnini (1837-53). Sigilli d’autore: quelli in cristallo eseguiti da René Lalique, maestro dell’Art Nouveau. Tra i pezzi provenienti dalla Cina, oltre che quelli risalenti al periodo che va dalla dinastia Han alla Repubblica, una campionatura eseguita dai maggiori calligrafi cinesi dei secoli XIX-XX. Di quest’ultimi è celebre il sigillo in giada, intagliato per la famiglia imperiale, passato per la collezione della contessa di Bismarck. Finora esposti in una sola occasione, una mostra al Museo delle Poste di Parigi, i pezzi appartenevano a Euro Capellini, noto in città come animatore del mercanto d’antiquariato e brocantage “Cercantico” e gestore di una galleria d’arte moderna, ma soprattutto per aver coltivato un’unica passione: il collezionismo di sigilli. Divenuta pubblica, la raccolta si appresta a diventare il primo centro di ricerca in sigillografia.
Raffaella Fontanarossa
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Brava Raffy !!