Museo delle Culture del Mondo – Museo delle Musiche dei Popoli Genova, Castello D’Albertis

E’ terminato lo scorso 16 aprile il countdown del calendario creato nel 2003 dall’Associazione Amici del Castello D’Albertis, un’idea divertente per aspettare insieme la riapertura del castello: ora, inaugurato e rinnovato da un restauro intelligente, il castello torna a essere parte attiva della vita culturale cittadina.
Genova Capitale Europea della Cultura è l’occasione per la riscoperta di questa sede prestigiosa, già casa del Capitano Enrico Alberto D’Albertis, e per la nascita di due nuovi musei per la città: il Museo delle Culture del Mondo e il Museo delle Musiche dei Popoli.
Il primo raccoglie le ricche collezioni d’oggetti raccolti da D’Albertis, figura singolare di viaggiatore, uomo di mare e studioso appassionato delle culture che incontrava nelle sue avventure. Collezioni archeologiche, etnografiche e marinaresche: oggetti diversi, che testimoniano l’arte, la storia e le tradizioni dei Paesi di provenienza e, allo stesso tempo, un approccio collezionistico tipicamente ottocentesco, che rimanda all’idea di wunderkammern e insieme restituisce la seduzione delle prime divulgazioni antropologiche. Oggi il museo propone un dialogo ideale tra moderni artisti e rappresentanti delle popolazioni indigene d’Africa, America e Oceania e la visione occidentale del capitano di un secolo fa, mutuata dagli oggetti raccolti ma anche dai libri, i documenti, le fotografie. Un dialogo tra mondi concettuali apparentemente agli antipodi, lontani nello spazio e nel tempo, ma che si confrontano e s’incontrano nei suggestivi spazi del nuovo museo. In un’atmosfera di eclettismo e curiosità, di fascinazione per l’idea del viaggio e per la bellezza degli oggetti piacevolmente resa dall’allestimento museale curato dal professor Massimo Chiappetta, che crea vere e proprie istallazioni con le opere esposte. Le sculture mobili di spade e pugnali ispirate a Calder, le composizioni di terrecotte, le antiche carte nautiche, il salotto turco con tende, tappeti e profumi… un percorso leggibile a diversi livelli, dal fascino immediato per i visitatori meno smaliziati all’accuratezza filologica e alla bellezza degli spazi creati in modo quasi scultoreo, per chi cerca un nuovo modo intendere – e di partecipare – al percorso espositivo.
Curato e ideato dall’Associazione Culturale EchoArt, il nuovo Museo delle Musiche dei Popoli è invece uno spazio dedicato ai suoni, agli strumenti e alle culture musicali del pianeta: uno spazio che unisce le esposizioni di strumenti musicali di varie aree del mondo a spazi d’indagine sonora, che coinvolgono i visitatori con il supporto di materiale audio, video e testuale. La prima mostra si chiama “Mille suoni, cinque continenti” e propone un viaggio musicale emozionante, già preannunciato dai concerti proposti nel corso della giornata d’inaugurazione.

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valentina ottone caserta
mostra visitata 16 aprile 2004