Converrà dormire sonni tranquilli, per non sprecare nemmeno un centesimo in quella che è la nuova “Empathy Suite”, del Palms di Las Vegas progettata da Damien Hirst.
Il prezzo infatti è, diciamo, “cospicuo”: 200mila dollari per un soggiorno di due notti in una camera che in realtà è una villa (o una mostra personale, o un museo) affacciata sulla Vegas Strip, decorata con opere d’arte originali e mobili su misura.
Di proprietà dei collezionisti Frank e Lorenzo Fertitta, il Palms si dota così del primato di avere una delle stanze più costose del mondo: “È incredibile poter lavorare con loro perché sono grandi collezionisti e capiscono perfettamente l’arte. Mi hanno permesso di creare una suite in hotel e progettare tutto”, è stato l’endorsement di Hirst, semmai ce ne fosse stato bisogno.
Oltre ai mobili su misura, la suite ha sei opere originali tra cui Winner / Loser (2018), due squali sospesi in formaldeide in un serbatoio bianco incassato in una parete; Casino Royal (2018), con le tipiche farfalle su tele monocrome verniciate a lucido, e gli armadietti dei medicinali intitolati Vegas (2018), The Winner Takes It All (2018) e Money (2018).
La suite dispone anche di un bar da 13 posti e due aree lounge e teatro che possono ospitare fino a 52 ospiti, con tende disegnate da Hirst, moquette e divani in pelle italiana decorati sempre con farfalle. La veranda esterna dispone di una vasca idromassaggio a sbalzo con mosaico intarsiato di farfalle e decalcomanie e gli ospiti possono anche godere di una stanza “al sale” di guarigione (che suona un po’ più Marina Abramović che Damien Hirst) e due sale massaggi (perché una non è certamente abbastanza).
Buone vacanze!