Tutti conoscono i fiori di Giorgia O’Keeffe ma non molti sanno che di grande ispirazione per le sue opere fu un viaggio alle Hawaii. Nel 1939, quando l’artista aveva già raggiunto un certo livello di notorietà, le fu offerto un viaggio con tutte le spese pagate, con l’incarico di realizzare due immagini per gli annunci pubblicitari per la Dole, la famosa multinazionale americana della frutta esotica. La cosa andò oltre e in quelle nove settimane realizzò circa 20 dipinti, un corpus di lavori che sarà integralmente in mostra nel giardino botanico di New York da questa estate. Ironicamente, l’unica cosa che O’Keeffe trascurò di dipingere furono proprio le ananas e al suo ritorno a New York, Dole gliele inviò per terminare il compito. È la prima volta che il gruppo viene mostrato insieme, dopo il debutto nel 1940, sempre a New York, nella galleria del fotografo Alfred Stieglitz, che O’Keeffe aveva sposato nel 1924, «si chiude così un cerchio», ha commentato la co-curatrice della mostra, Theresa Papanikolas. E la situazione non poteva essere più propizia, visto che un Hibiscus, appartenente proprio a quella serie, è stato appena battuto da Christie’s per poco meno di 5 milioni di dollari. Ovviamente, anche il contesto sarà adattato all’esposizione, con il giardino trasformato in un paradiso tropicale, pieno di rare piante hawaiane, molte delle quali in prestito dal National Tropical Botanical Garden delle Hawaii. E per rendere più realistico il contesto, è stata montata anche la tenda tradizionale hawaiana, l’hale, allestita da Scott Hass, scenografo di Broadway. Non è la prima volta che il New York Botanical Garden si cimenta in mostre d’arte a tema floreale, già era successo per mostre dedicate a Frida Kahlo e, ovviamente, a Claude Monet.