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TIME ha appena pubblicato la sua lista annuale, T100, la classifica delle 100 persone più influenti dell’anno. Tra i prescelti ci sono molti nomi familiari, per esempio gli artisti JR, Kehinde Wiley e Judy Chicago, l’architetto Elizabeth Diller e il designer Virgil Abloh.
Kehinde Wiley, l’anno scorso in scena al Brooklyn Museum, è stato anche il ritrattista ufficiale di Obama, il cui dipinto è dallo scorso febbraio alla National Portrait Gallery degli Smithsonian di Washington.
JR, secondo un saggio di Laurene Powell Jobs, “dedica la sua carriera a colmare le lacune-fisiche, culturali, spirituali, tra le persone di tutte le provenienze” tramite i suoi monumentali murales a base fotografica.
Judy Chicago, secondo Jill Soloway, è la nostra moderna Frida, che ha contribuito a portare “uno sguardo femminile nell’arte”. Per Virgilio Abloh, l’endorsemente è dato da Takashi Murakami che lo descrive come progettista dalla “nobiltà di carattere”, mentre l’architetto Elizabeth Diller riceve un saluto dal collezionista Eli Broad, il cui museo losangelino ha disegnato lei stessa: “Un visionario che può trasformare una metafora in mattoni e malta e che vede opportunità dove gli altri vedono le sfide. Lei può fare l’impossibile”. Meglio di così…
Fonte: Artnet