L’Arco di Trionfo che domina gli Champs-Elysées godrà di una nuova luce: sarà quella dell’installazione di Olafur Eliasson, la cui inaugurazione si prospetta per il 2020. In previsione delle Olimpiadi che avranno luogo nella capitale francese nel 2024, il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, ha infatti commissionato all’artista danese-islandese la progettazione di un’installazione permanente che illumini il celebre monumento napoleonico.
Secondo The Art Newspaper, per quest’operazione dovrebbero essere stanziati 3 milioni di euro da parte di Fonds pour Paris, fondazione attiva dal 2015 a supporto dell’arte contemporanea e del ripristino del patrimonio culturale parigino. Si tratta della fondazione che ha investito 6 milioni di euro per commissionare le sei fontane verticali di Ronan ed Erwan Bouroullec, installate sulla rotonda degli Champs-Elysées.
Con questa commissione la città di Parigi intende non soltanto rinvigorire la propria immagine in vista dei Giochi Olimpici ma soprattutto rispondere agli atti vandalici che l’Arco di Trionfo ha subito nei primi di dicembre 2018, per mano dei Gilets Jaunes. Questo è infatti il secondo grande progetto pianificato per il monumento francese: come annunciato qualche tempo fa, l’Arco sarà impacchettato da Christo nel settembre del prossimo anno.
Il progetto di Eliasson rimane ancora segreto, anche perché, ha spiegato Anne-Celine Delivert di Fonds Pour Paris, ci sono ancora importanti questioni di ordine tecnico da affrontare. Ulteriori dettagli verranno rilasciati in occasione della mostra “Olafur Eliasson: In Real Life”, che si terrà alla Tate Modern dall’11 luglio 2019 al 5 gennaio 2020, grande esposizione che raccoglierà 40 lavori prodotti nell’arco delle ultime tre decadi, esplorando temi urgenti del contemporaneo, come il cambiamento climatico, l’energia sostenibile e la migrazione.
A proposito di luce e ambiente, la Little Sun Foundation di Eliasson e Ottesen ha di recente proposto, in partnership con IKEA, la produzione di una serie di piccoli pannelli solari domestici, di forma circolare e delle dimensioni di una mano, che potranno essere apposti alle finestre nelle ore diurne e che sarebbero in grado di immagazzinare luce producendo energia per alimentare lampade da tavolo e lampadari o ricaricare smartphone e laptop. (Guglielmo Hardouin)