Categorie: Giro del mondo

La Tate di Londra acquisisce l’archivio di Ithell Colquhoun

di - 23 Luglio 2019
Più di 5mila disegni, schizzi e altri lavori della surrealista britannica Ithell Colquhoun sono stati acquisiti dalla Tate di Londra. Donato dal National Trust, al quale l’artista aveva lasciato in eredità parte delle sue opere, queste si riuniscono ad altre già conservate alla Tate dal 1989. Idee e lavori dell’artista, che prima erano divisi tra le due istituzioni, sono infine riuniti, permettendo di tracciare il processo artistico di una tra le maggiori esponenti del surrealismo in Gran Bretagna. Le opere in questione coprono un arco temporale che va dagli anni ’30 agli anni ’80 del Novecento e le tecniche utilizzate sono tra le più svariate: dalla decalcomania al fumage; il parsemage e la grafomania entopica. Nell’archivio vi sono ritratti, stampe, disegni di architetture, ma sono soprattutto i suoi lavori surrealisti a contraddistinguere una raccolta che rivela l’interesse per la mitologia e per l’occulto. Ithell Colquhoun, pittrice, scrittrice, poetessa nata nel 1906, si unì al gruppo surrealista britannico nel 1939, per lasciarlo solo qualche anno dopo a causa della riluttanza a tralasciare il suo interesse per l’occulto. Donna prodigio, fu surrealista per tutta la sua esistenza, e l’archivio ne include i tratti distintivi, con gli esperimenti condotti nel campo dell’automatismo surrealista, tecnica cara ai surrealisti per il mancato controllo dell’artista sul processo artistico. Questi esperimenti surrealisti costituiscono la più completa e significativa rappresentazione di un tale lavoro negli archivi di un artista britannico. La donazione del National Trust contribuirà così a potenziare la rappresentazione di quest’artista nella collezione del museo. Ann Gallagher, Direttrice della Collezione di arte britannica della Tate afferma «Ithell Colquhoun è una delle figure chiave del surrealismo britannico e siamo lieti che il National Trust abbia trasferito il resto dell’archivio ed altre opere dell’artista alla Tate. Siamo estremamente grati che l’archivio possa essere in questo modo preservato ed essere reso disponibile per studenti ed esposizioni al pubblico». Allo scopo di convogliare interesse sull’opera di Ithell Colquhoun, Adrian Glew, archivista della Tate, si dice speranzosa di digitalizzare la sua opera nell’archivio della Tate, archivio dove più di 67mila opere si trovano già digitalizzate. Il museo fa sapere che la nuova collezione sarà controllata e sistemata dai conservatori, per poi essere catalogata e conservata negli archivi, mentre promette che opere selezionate saranno consultabili dai ricercatori entro la fine di quest’anno. (Veronica Cimmino)
Fonte: TATE

Articoli recenti

  • Cinema

Napoli-New York: il sogno americano secondo Gabriele Salvatores

Carmine e Celestina sono due "scugnizzi" che si imbarcano su una nave per l'America. La recensione del nuovo (e particolarmente…

22 Dicembre 2024 9:00
  • Arte contemporanea

Sguardi privati su una collezione di bellezza: intervista a Francesco Galvagno

Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…

22 Dicembre 2024 8:20
  • Mostre

Dicembre veneziano: quattro mostre per immergersi nel dialogo culturale della laguna

La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…

22 Dicembre 2024 0:02
  • Mostre

Bonhams ospiterà una mostra dedicata alla fotografa Lee Miller

Si intitola “Lee and LEE” e avrà luogo a gennaio in New Bond Street, negli spazi londinesi della casa d’aste.…

21 Dicembre 2024 22:22
  • Mostre

Lasciarsi toccare dal colore. La pittura di Ingrid Floss sbarca in Italia

Un'artista tanto delicata nei modi, quanto sicura del proprio modo d'intendere la pittura. Floss arriva a Genova in tutte le…

21 Dicembre 2024 18:30
  • Mostre

I gioielli e la poetica dell’abitare. La lezione di Andrea Branzi in mostra a Milano

10 Corso Como continua il suo focus sui creativi dell'arte, del design e della moda con "Andrea Branzi. Civilizations without…

21 Dicembre 2024 17:20