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Un gruppo di artisti, tra cui l’iraniana Morehshin Allahyari, stanno lavorando per ricreare in formato digitale le opere d’arte distrutte dallo Stato Islamico in Iraq. “Material Speculation: ISIS/Download”, lanciato il 16 febbraio da Rhizome, un’organizzazione che si occupa di arte digitale affiliata al New Museum di New York, vuole riportare in vita beni archeologici come la statua del re Uthal di Hatra o quella assira raffigurante il Lamassu, entrambe presumibilmente gravemente danneggiate dallo Stato Islamico lo scorso anno. Come dimenticare le immagini dei jihadisti armati di martelli nel museo di Mosul?
Morehshin Allahyari ha raccolto tutte le informazioni possibili su queste opere con l’intento di creare una sorta di capsula del tempo digitale. Il risultato è un file da 570 MB che include documenti, ricerche scientifiche, immagini ad alta risoluzione e una versione stampabile in tre dimensioni delle sculture. Il file è consultabile e scaricabile da chiunque sul sito di Rhizome proprio in questi giorni. La speranza è quella di conservare la memoria di questi beni, non soffermandosi solo sulla ricostruzione fisica delle opere, ma preservando innanzitutto le informazioni storiche che le riguardano. (Giulia Testa)
Fonte: The Observer