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La guerra era appena passata. Purtroppo ci era passata sopra! La Piaggio era stata dapprima bombardata dagli alleati, e poi finita dai tedeschi in fuga. Quel che rimaneva era qualche capannone decente e qualche macchinario ancora in funzione. Poca roba! E poi c’era lo sguardo attento e la voglia di ricominciare di Enrico Piaggio. La leggenda di Henry Ford, con la sua automobile per tutti, lo aveva ispirato. Ma di fare macchine, con quel poco che era rimasto, non se ne parlava! Magari una nuova motocicletta! Si sarebbe ripartito proprio da lì. Una nuova motocicletta, che però doveva essere per tutti, come la Ford americana! I designer della Piaggio cominciarono a proporre idee e disegni nuovi, ma Enrico non sapeva bene quello che voleva ma di sicuro sapeva quello che non avrebbe voluto. Quando capì, che i suoi disegnatori avevano sempre e solo disegnato motociclette, capì anche che avevano il pensiero viziato dalle cose già fatte e che avrebbe dovuto consegnare il progetto a qualcun altro. La scelta ricadde su uno che di solito disegnava aerei: Corradino Ascanio. A chiamarlo genio si sta stretti! E lui, fece qualcosa di simile ad un miracolo. Disegnò una motocicletta che non era una motocicletta! Che anche una donna poteva guidare senza dover indossare per forza i pantaloni. Che riparava le gambe dal fango e dall’acqua. Che era semplice da accendere e da guidare. Che poteva essere colorata di colori bellissimi e vivaci. Il giorno che mostrò i suoi bozzetti ad Enrico Piaggio quello si limitò a dire <Sembra una Vespa>! E anche il nome l’avevano trovato! Quell’oggetto, quel nome, quel modo di pensare trascinò tutta l’Italia fuori dalla guerra, riconsegnando agli italiani la voglia di divertirsi e di sentirsi migliori! Dal 1945, anno di presentazione della Vespa 98, la Vespa non ha mai interrotto la sua produzione, dando il via, di fatto, alla creazione di un nuovo segmento commerciale delle due ruote che qualcuno più tardi avrebbe chiamato scooter!