09 novembre 2016

Addio Professore. E grazie

 
Si spegne a 90 anni Umberto Veronesi, l'uomo che ha combattuto per una vita contro il cancro. E al di là di scienza e innovazioni, è un approccio alla vita quello che dovremmo ricordare di lui

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Aveva promosso uno stile di vita sano e corretto. Era vegetariano d’altri tempi. Sotto il suo Ministero della Sanità si sono liberati i locali pubblici dal fumo. Ha rivoluzionato la ricerca sul cancro, ideando la tecnica della quadrantectomia che ha salvato, negli anni, moltissime donne dal tumore al seno, ed è stato anche fondatore dell’Istituto Europeo Oncologico. Ecco chi era il milanesissimo Professor Umberto Veronesi, che oggi non solo l’Italia ma tutto il mondo piange.
E che dovremmo ricordare, oltre che per la scienza, specialmente per la tenacia con cui tutta la vita ha portato avanti le sue ricerche, le sue sfide, le sue convinzioni. 
Difensore dei diritti degli animali, sostenitore del testamento biologico nonché dell’eutanasia, creatore della sua fondazione Veronesi per sostenere la ricerca e la divulgazione scientifica, ha ricevuto tredici lauree honoris causa.
Spregiudicato nei rapporti -anche personali, come ha raccontato la moglie in un libro.
«Salutiamo commossi un grande uomo e scienziato, punto di riferimento per le grandi speranze laiche del nostro Paese e non solo. Ricordiamo con gratitudine l’onore che ci ha fatto partecipando attivamente alla campagna referendaria sulla legge 40, a quella per l’eutanasia legale e per la legalizzazione della cannabis», è il messaggio dell’associazione Luca Coscioni. Forse il messaggio più vero, vicino alle questioni “di pancia” del Professore, molto più attivo rispetto alle paludate istituzioni che aveva smosso nella sua carriera. E questo è stato l’importante, da perseguire. (MB)

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