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22
giugno 2016
Sempre critici nei confronti delle iniziative ministeriali? No. E infatti oggi plaudiamo a un “piccolo” intervento (solo 50mila euro di spesa in questa prima tranche), che aggiungono unn po’ di fascino alla Città Eterna.
Grazie a Bulgari, e all’Art Bonus, alle Terme di Caracalla infatti torna all’antico splendore una porzione del mosaico policromo della palestra occidentale, dopo un restauro iniziato alla fine del 2015 e durato diversi mesi.
Una joint venture tra Soprintendenza speciale per il Colosseo, capitanata da Francesco Prosperetti, con il Museo nazionale romano e l’Area Archeologica di Roma, e ovviamente la maison Bulgari, che ha annunciato di voler finanziare anche la seconda parte del restauro del sito. Un tributo quasi dovuto, secondo le parole dell’Amministratore Delegato della casa Jean-Christophe Babin: «Questi mosaici hanno dato l’idea per la collezione di gioielli “Diva’s Dream”, un successo mondiale, una linea che è specchio di questi mosaici colorati a sagoma di ventaglio».
E allora, insomma, ben venga l’omaggio che Bulgari ne ha fatto, dissotterrando il mosaico sotto la curatela delle conservatrici Marina Piranomonte e Anna Borzomati.
Ma la questione più importante, ancora una volta, è la possibilità di andare a “scavare” laddove un tempo non si poteva, ovvero per dirla con le parole di Francesco Prosperetti, «La collaborazione con Bulgari, che già era intervenuta in passato alle Terme di Caracalla, ma che in questa occasione vediamo in una luce nuova, quella dell’applicazione dell’Art Bonus. Un meccanismo che incentiva in maniera finalmente efficace il rapporto tra le aziende, i privati, e la pubblica amministrazione, mentre fino a qualche anno fa il restauro delle opere d’arte era una prerogativa assoluta del pubblico».
E invece oggi, e in futuro, benvenuto a chi con la bellezza lavora, prendendo ispirazione dal passato. E restituendo la meraviglia al presente. (MB)