Categorie: Il fatto

Brexit psicosi

di - 11 Giugno 2016
“Bruciati 174 miliardi”, “Euroscettici al 55 per cento”, “Con la Brexit possibili altre uscite”. Sono solo alcuni dei titoli riportati dai giornali di mezza Europa sul tema Brexit. Ormai ci siamo: tra meno di 2 settimane si saprà se il Regno Unito starà ancora nella UE, oppure volterà le spalle nonostante i legami dovranno continuare con i Paesi dell’Unione. Quel che però si sta generando intorno alla faccenda è un generale psicodramma dovuto, probabilmente, alla paura degli Stati membri dell’Europa di avere a che fare (prima di ogni motivo economico) di un caso iniziale che possa generare altre uscite. Una fiamma che potrebbe, insomma, diventare un incendio.
Ma chi potrebbe salutare, ancora? Per esempio l’Olanda, da sempre molto vicina a Londra, come ha ricordato il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schäuble. Per esempio la Francia, Paese forse tra i meno europeisti dell’Unione, nonostante sia nella lista “forte”. Per esempio quella Grecia stanca delle vessazioni arrivate da Berlino e riassumbile anche in un messaggio che andava forte sulle magliette di Atene: “Grexit: No Work, No Money, No Problem”.
Insomma la Gran Bretagna “fuori” sarebbe un bel cortocircuito nelle coscienze politiche dei cittadini. Chiaro è che prima del popolo, come sempre, ci sono affari e indugi economici, per esempio, ma anche l’aspetto sociale in questo caso non è sottovalutabile.
Il sì alla Brexit è uno scenario che scongiura anche il Premier Renzi, che in questa occasione butta a mare i sondaggi (chissà perché) e spera che i cittadini inglesi “non vadano contro se stessi”. Aggiungendo però che “Non sarebbe una sciagura sul lungo periodo”.
Ma che ne sarà dunque dell’accesso al mercato unico europeo? La Gran Bretagna davvero riuscirà a rinegoziare accordi con la vecchia Europa senza restarci dentro? E ancora una volta chi pagherà, come ha sempre pagato, dentro e fuori i confini? (MB)

Articoli recenti

  • Mostre

Valentina Gelain e Bekim Hasaj: protagonisti in Finlandia con The Shell Cracked

Finalisti, entrambi, di exibart Prize N 4, Valentina Gelain e Bekim Hasaj presentano in Finlandia The Shell Cracked, un ciclo…

12 Gennaio 2025 0:02
  • Arte contemporanea

Raffigurare il desiderio: il “passo a due” di Beatrice Favaretto in mostra a Venezia

Negli spazi di Mare Karina è in corso la prima personale di Beatrice Favaretto. Il progetto Multiple Maniacs è un…

11 Gennaio 2025 18:00
  • Mercato

A Bruxelles c’è una fiera interamente dedicata alla ceramica

65 gallerie da 15 Paesi e la conferma di un mercato internazionale sempre più interessato alla ceramica moderna. Ecco che…

11 Gennaio 2025 16:38
  • Arte contemporanea

Luce, spazio e natura: una mostra di James Turrell nel deserto di AlUla

James Turrell protagonista di una mostra in Arabia Saudita, in attesa della sua prossima, visionaria installazione, scavata nella roccia del…

11 Gennaio 2025 13:10
  • Attualità

Incendi a Los Angeles: parte la raccolta fondi per gli artisti rimasti senza casa

Una campagna di raccolta fondi sostiene artisti e operatori culturali di Los Angeles che hanno perso case, studi e opere…

11 Gennaio 2025 11:42
  • Progetti e iniziative

Arte alle Maldive, il Joali resort ospita le opere di Sophie Kitching

Maison Ruinart porta l’arte contemporanea nell’esclusivo resort Joali: Sophie Kitching reinterpreta il packaging dello champagne, richiamando la natura delle Maldive

11 Gennaio 2025 10:47