Categorie: Il fatto

Ci manca solo il nucleare!

di - 12 Dicembre 2015
Bisognerebbe istituire un reato per il gioco del braccio di ferro politico. Prima Donald Trump, che oggi ne ha sparata un’altra: la pena di morte per chi spara a un poliziotto. E il poliziotto che invece negli scorsi giorni ha sparato al poveraccio con il rasoio in mano a Miami – che bastava colpire con un calcio – che deve diventare? Eroe nazionale?
Ora ci si mette Putin che, da qualche giorno ormai, ci tiene a far sapere al mondo di essere armato fino ai denti di nucleare e di essere pronto a spararlo tutto su chi minaccerà le operazioni in Siria.
O meglio, ha detto che spera di non doverlo usare, messaggi sottinteso: occhio, che si innesca una nuova guerra, nemmeno tanto fredda.
Il potere, ancora una volta, segue strade anarchiche e forme mutevoli, e ancora una volta il globo intero è sotto scacco. Bando alle ciance, chiunque possa sganciare di nuovo qualcosa che abbia a che fare con l’atomico porrà fine al disastro, assicurandone uno maggiore.
«Qualsiasi bersaglio che minacci il nostro gruppo o le nostre infrastrutture di terra deve essere distrutto immediatamente» ha dichiarato Putin parlando ai rappresentanti del ministero della Difesa e il messaggio sembra chiaramente essere rivolto alla Turchia ma non solo, a «Chiunque possa volere di nuovo organizzare un qualsiasi tipo di provocazione». Poco importa che non ci siano in mezzo gli Stati Uniti (anche perché, in fondo, le stesse armi sono di casa sotto Washington e finora l’America è stato l’unico Paese della storia ad usarle contro civili) visto che il Segretario John Kerry tra pochi giorni sarà a Mosca per incontrare il collega Serghiei Lavrov e probabilmente anche Putin; importa che ancora, dopo settant’anni esatti, non si è imparata la lezione. E tutta questa dimostrazione di forza va ben al di là alla lotta contro il terrorismo, alla geopolitica o a qualsivoglia teoria.
Ancora una volta qualche burattinaio dimostra di tener in mano le sorti del mondo, e tutti sotto a guardare, commentare e sperare. (MB)

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