Categorie: Il fatto

Come fa bene | lo stress dell’arte!

di - 23 Maggio 2016
Dopodomani siete all’opening della Biennale di Venezia? Poi ci mettete in mezzo qualche mostra e qualche appuntamento nella zona dove vivete? Poi c’è Manifesta? Poi Art Basel, poi la Biennale di Berlino, poi qualche retrospettiva imperdibile dall’altra parte del mondo? Avete centinaia di mail inevase a cui dovete rispondere? Poi magari c’è qualche talk a cui dovete partecipare, poi dovete richiamare per tempo qualche nuovo contatto? E poi, poi, poi…che stress la vita del globetrotter dell’arte!
Vi rispecchiate tra le parole che descrivono questa categoria di lavoratori del “sistema” che in qualche modo sono imprenditori, non solo di sé stessi, ma anche funzionali alle istituzioni, che siano musei, gallerie, fiere o case d’aste e, perché no, riviste? Bene! Allora sappiate che la vostra vita sarà decisamente migliore di quella di molti altri: lo rivela uno studio condotto in Texas, e pubblicato sulla rivista scientifica Frontiers in Aging Neuroscience, che ha esaminato un campione di 330 persone in perfetta salute, con un range di età tra i 50 e gli 89 anni. Il risultato? Non importa se siete ricchi o poveri, colti o no: se le vostre giornate sono intense, se andate a letto sfiniti, distrutti, se sognate vacanze in completa solitudine ma dopo qualche ora di sonno riattaccate a più non posso con il lavoro, beh, sarà proprio grazie allo stress che il vostro cervello riuscirà a rimanere costantemente attivo, e dunque in salute. Non solo, sempre secondo lo studio, i ricordi di un individuo stressato sarebbero più nitidi anche dopo parecchi anni, e di conseguenza la memoria, con meno possibilità di incorrere in malattie degenerative. In effetti, se ci si pensa bene, i grandi vecchi dell’arte che conosciamo non stanno poi tanto male, anzi!
E ancora: sempre secondo lo studio a stelle e strisce le persone occupate, e dunque stressate, riescono ad elaborare le informazioni in modo più rapido e preciso, dimostrando di avere maggiore capacità di ragionare e un uso della parola decisamente superiore rispetto ai meno impegnati. Ottime caratteristiche anche di “problem solving”, così come la capacità immaginativa. Insomma, d’ora in poi potrete deridere i rilassati, i nullafacenti, i disimpegnati, i vostri amici che stanno “comodi”, tutto in nome della vostra grande, bruciante, e stressantissima passione che è parte inscindibile della vostra vita. Ricordatevi solo di ricaricare le batterie ogni tanto, e non solo quelle di laptop, smartphone, tablet e affini. (MB)

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