15 dicembre 2015

Gli Stati rubano i dati: una novità?

 
Twitter lancia l'allarme: alcuni Stati, tramite grandi e bravi hacker, potrebbero aver rubato dati degli utenti dagli account, per questioni di spionaggio. Ma dov'è la novità se ogni giorno i nostri "documenti" sono continuamente assaltati?

di

Il social dei cinguettii lancia l’allarme: qualcuno potrebbe aver tentato, e ci sarebbe anche riuscito, ad accedere a dati strettamente personali dagli account. Sarebbero hacker al servizio di nazioni di cui non si è però proferito nome, così come non sono state fornite ulteriori informazioni sui possibili autori. Che avrebbero rubato indirizzi mail e numeri di telefono.
Difficile pensare che sia un affare isolato. Pensateci bene: quotidianamente i social network, facebook in primis, hanno accesso ai nostri dati, di ogni tipo. E in base ai nostri like, alle pagine che ci piacciono, che seguiamo, che ripostiamo e chi più ne ha più ne metta, veniamo indirizzati ad “amici” con i nostri stessi interessi, bombardati di pubblicità “personalizzata”: indicizzati, insomma.
E spiati, senza ombra di dubbio. Le nostre identità, state tranquilli, non sono mai state così al sicuro e così scoperte a suon di tag e geolocalizzazioni di ogni genere. E davvero si può pensare, come ha scritto anche il Financial Times, che questi dati vengano usati per attività di spionaggio e per appropriarsi di materiale soggetto a proprietà intellettuale? Se si tratta della diffusione di notizie false, allora l’allarme potrebbe essere comprensibile. Ma da lì a pensare che lo spionaggio possa essere non possa (o non debba) essere possibile tramite social beh, ci sembra quantomeno un po’ ingenuo. (MB)

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui