Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Non più solo suoni di notifiche di amici o conoscenti, ma anche “bip” di informazioni vere e proprie. Potrebbero arrivare in breve tempo su messanger, il servizio di messaggistica istantanea che Facebook aprirebbe agli editori. Non è ancora chiaro il funzionamento, ma il progetto dovrebbe essere presentato tra pochi giorni al convegno degli sviluppatori del social network più famoso del mondo. Se siete fan di una testata, per esempio, riceverete una notifica breve, con un rimando al link della notizia principale sul sito della testata giornalistica.
Un passo inevitabile, sicuramente, anche perché il social network ha già stretto accordi con le realtà editoriali per Instant Articles, una specie di vetrina digitale che consente agli utenti di leggere gli articoli di una testata, in forma multimediale e interattiva, direttamente all’interno di facebook.
Quel che ancora una volta sembra venire a mancare è la complessità dell’informazione: davvero tramite queste pillole si genererà autentico traffico verso i siti principali, o solo alle casse di Markus Zuckerberg? Quanto ancora si potrà tollerare un’informazione basata sulla velocità e la quantità, a scapito di un assottigliamento dei servizi? A parte il tempo reale della comunicazione e la comodità di essere bersagliati sugli affari del mondo senza nemmeno più bisogno di schiacciare un’icona sul proprio smartphone, che cosa resta del vecchio giornalismo, nell’omologazione dei 160 caratteri o poco meno? (MB)