12 luglio 2016

La nuova Gran Bretagna

 
La Brexit sarà un successo: parola della leader del partito conservatore Theresa May, che succede anticipatamente a David Cameron. E che da subito ricorda la "vecchia signora" Margaret Tatcher, con un pizzico di Angela Merkel. Per una Gran Bretagna migliore?

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Sarà uno spasso, si fa per dire, vedere come negozieranno, parleranno e forse si scontreranno le due potenze più potenti d’Europa, Gran Bretagna e Germania. Già, perché a capo del partito conservatore – dunque a Westminster – dopo David Cameron arriva una donna: Theresa May.
Un misto tra Margaret Tatcher e Angela Merkel, la cui campagna – ha riportato – è basata su tre punti principali: la necessità di guidare il Paese anglosassone in tempi di incertezza economica e politica, e dunque di negoziare i migliori accordi per uscire dall’Ue, di unire il Paese in un “nuovo ruolo nel mondo”, e di trovare una “visione positiva”. Ovvero? Ovvero dimostrare che il Paese lavora per tutti e con tutti, e “daremo alla gente maggior controllo sulle loro vite. E insieme costruiremo una Gran Bretagna migliore”, sono state le testuali parole. 
Un poco patriottiche, un poco nazionaliste, un poco imperiali, nel puro stile british. E probabilmente, dato che le elezioni negli Stati Uniti saranno vinte da Hilary Clinton, è quasi facile immaginarsi una triangolazione in un rosa dal pugno di ferro tra Europa e Stati Uniti. Chissà che la politica femminile non possa portare qualche beneficio umano, più che economico, ai Paesi dell’unione e non solo. Ah no, dimentichiamo che in questo caso si corre proprio per farla fuori, questa “unione”. Ricominciamo bene, insomma. (MB)

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