Categorie: Il fatto

Milano non tirare i remi in barca

di - 29 Aprile 2015
Chi di dovere, cerchi di fare qualcosa. Anche perché, l’abbiamo più volte ribadito, se c’è qualcosa che funziona bene a Milano sono i mezzi pubblici, con o senza Expo. E visto che il servizio c’è e si vede, ci sarà forse da tenere conto delle proteste che ieri hanno infiammato la città, paralizzandola per mezza giornata, proprio perché i lavoratori di tram, bus e metropolitane non ci stanno all’accordo preso tra i vertici di Atm, l’azienda trasporti milanesi, ed Expo.
A detta dei sindacati il contratto prevede «l’inesigibilità delle ferie in qualsiasi periodo dell’anno, viste le richieste di servizi aggiuntivi relativi al periodo di Expo, alti livelli di straordinari con ore di guida superiori a ogni ragionevole limite, l’indifferenza verso il problema della sicurezza».
Una bella grana in effetti, che cade a tre giorni dall’inizio dell’Esposizione Universale e per la quale il Commissario Giuseppe Sala ha garantito che ci saranno treni (della metropolitana Linea 1, stazione di Rho Fiera) ogni 180 secondi, con il prolungamento degli orari di esercizio.
Ma appunto, chi paga? E soprattutto, potranno farcela i lavoratori di Atm? Irrinunciabile il servizio, certo, ma stando a questi semplici fatti pare che ancora una volta a rimetterci saranno gli operai, gli impiegati e gli ausiliari, in un poco etico “nutrimento del pianeta”.
Lo sforzo che dovrà fare Milano in questi mesi per rendersi davvero internazionale sarà notevole, ma buona parte dei milanesi e adottivi, lo farà “col cuore in mano”, citando un vecchio adagio della città.
Il problema sarà quello di non cavare sangue da una rapa; se davvero sono in arrivo questi 10 milioni di visitatori, come Sala ha annunciato, ed entro ottobre ne arriveranno altrettanti, bisognerà pensare che forse – qualche ricaduta economica – sarà da mettere a disposizione anche per chi fungerà da traghettatore continuo di folle umane, da una parte all’altra della piccola metropoli.
Un atteggiamento fattivo per scongiurare la paralisi, per evitare la rivolta, e per dimostrare che la grigia Milano sta diventando anche green, pubblica, convintamente sostenibile.
Oggi vi sarà la prova del nove con l’apertura di cinque nuove stazioni della metropolitana 5, e mentre a Roma la municipale dei trasporti è sfiancata da scandali e assenteismi, Milano non può perdere questo treno. Costerà fatica, ma stavolta non potrà passare inosservata o, peggio, non ricompensata. (MB)

Articoli recenti

  • Mostre

II Bunker dell’Aeroporto Nicelli celebra Venezia con una esposizione

All’interno del Bunker dell’Aeroporto Nicelli di Venezia si terrà, fino al 29 settembre, una mostra che celebra l'aviazione e la…

29 Luglio 2024 0:03
  • Arte contemporanea

A Reggio Emilia il flusso continuo di parole su schermo: è il nuovo progetto di Francesco Jodice

Mi hanno rubato l'automobile, modestamente è il nuovo progetto dell’artista napoletano visibile sulle vetrine di Neutro che mette insieme un…

28 Luglio 2024 15:00
  • Mercato

Maradona: all’asta la maglia della semifinale dei mondiali 1986

Prosegue la corsa dei cimeli sportivi all’incanto. Da Sotheby’s, la maglia indossata a Città del Messico da Diego Armando Maradona…

28 Luglio 2024 10:57
  • Beni culturali

La Via Appia diventa Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco: è il 60mo sito in Italia

La Via Appia, regina Viarum, uno dei monumenti più durevoli della civiltà romana, è stata inscritta nella Lista del Patrimonio…

28 Luglio 2024 10:30
  • Arte contemporanea

Roma attraverso Expodemic Festival: tra Villa Borghese e via del Corso

In occasione della seconda edizione di Expodemic, il Festival diffuso delle Accademie e degli Istituti di Cultura stranieri a Roma,…

28 Luglio 2024 10:15
  • Opening

herman de vries: è suo il secondo appuntamento di Dep Art Out a Ceglie Messapica

Appuntamento questa sera, 28 luglio, con “be here now”, l’esposizione dei tre lavori inediti che l’artista olandese herman de vries…

28 Luglio 2024 0:02