Categorie: Il fatto

Mondo ad orologeria

di - 7 Gennaio 2016
L’Epifania si sarà anche portata via le feste ma ci ha regalato un nuovo brivido, anche se poi tutta questa novità non è che sia davvero rilevante, e anche il Guardian ha sollevato parecchio scetticismo nei confronti della potenza dell’esplosione. Parliamo della bomba “in miniatura” fatta saltare dalla Corea del Nord in un test nucleare, con conseguente terremoto a 50 chilometri a nord di Kilju, l’area dove il governo di Pyongyang effettua i suoi esperimenti. Seoul ha precisato che non si è trattato di una bomba all’idrogeno, ma di un ordigno “solo” atomico.
Intanto, però, l’Onu ha convocato un nuovo consiglio di sicurezza, visto che il Paese dell’Est ha dichiarato che si è trattato di una prova di “difesa” e per dimostrare agli Stati Uniti che non c’è nulla da scherzare.
E così i rapporti saranno destinati ulteriormente a logorarsi, visto che ora l’Onu cercherà di sanzionare di nuovo il Paese guidato dal violento leader Kim Jong-Un. Il capo dell’Organizzazione dell’Onu per il Trattato sul bando dei test nucleari, Lessina Zerbo, ha dichiarato che il test di una bomba, anche se non all’idrogeno, da parte della Corea del Nord, sarebbe proprio una violazione del Trattato e una grave minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale. Freddamente, però, ci viene da dire che non è un problema della Corea, ma in generale di tutti i Paesi che l’atomica la posseggono o potrebbero tranquillamente metterla a punto, e in mezzo ci sono dalla Francia agli stessi Stati Uniti, dalla Russia.
Ed è proprio lo stato Sovietico, che nelle scorse settimane aveva precisato di essere armato fino ai denti dichiarandosi disposto non fare sconti a nessuno, nei casi di attacchi, a incitare alla “Moderazione” e ad evitare mosse che possano aumentare la tensione nella regione, ribadendo di affrontrare anche i problemi della penisola coreana in maniera democratica. Appare chiarissimo, però, che sempre di più il risiko degli stati “neri” viene allo scoperto, in una nuova guerra fredda che rinnova vecchie alleanze e trova nuovi “complici” e altri blocchi di forza. E ancora una volta, per iniziare bene il 2016, ci chiediamo quale sarà il futuro del pianeta tenuto in scacco da esperimenti, diplomazie e potenti dal “grilletto facile”. (MB)

Articoli recenti

  • Mercato

New York, Thierry Noir è in mostra (e in vendita) da Phillips

Prosegue il progetto Dropshop della casa d’aste, dove le opere esposte sono immediatamente disponibili per l’acquisto. Ora è il turno…

30 Luglio 2024 17:50
  • Fotografia

La Festa dei Gigli di Williamsburg: il reportage di una tradizione italiana a New York

Fu portata a New York dagli emigrati di Nola alla fine dell’Ottocento e oggi si celebra con grande fervore da…

30 Luglio 2024 17:05
  • Arte contemporanea

Roma, Contemporary Cluster verso una nuova sede: intervista a Giacomo Guidi

Una nuova esperienza per Contemporary Cluster, lo spazio di Roma dedicato ai linguaggi della creatività contemporanea si sposta sull’Aventino: ne…

30 Luglio 2024 16:05
  • Libri ed editoria

Moda e filosofia. Un intreccio indissolubile e magico nelle parole di Alessandro Michele e Emanuele Coccia

Pensiero e immaginazione aiutano a reincantare il mondo: a spiegarlo sono uno stilista e un filosofo, tra i più visionari…

30 Luglio 2024 15:00
  • Attualità

Carcere per le attiviste di Just Stop Oil ma alle Olimpiadi si fa sportwashing

Condannate al carcere le due attiviste che imbrattarono i Girasoli di Van Gogh. Intanto Toyota, sponsor delle Olimpiadi di Parigi,…

30 Luglio 2024 14:29
  • Arte contemporanea

Ileana Sonnabend e l’Arte Povera: la mostra al MNAR di Bucarest

Negli spazi dell’ottocentesco Palazzo Reale di Bucarestl, sede del - Muzeul Național de Artă al României, va in scena una…

30 Luglio 2024 13:35