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02
settembre 2015
Passare a tutti i costi
Il fatto
Ha fatto il giro del mondo l'immagine del migrante, trovato in Marocco, confuso tra gli ingranaggi del motore. Anche stavolta si sfiora la surrealtà, in una crescente dimensione tragica e che sfida, follemente, ogni legge. Perché, comunque, il buonsenso non esiste più
di redazione
La Guardia li ha trovati a Ceuta, enclave spagnola in Marocco. Sono due uomini, provenienti dalla Guinea: uno incastrato nel motore, l’altro nel doppio fondo del sedile posteriore. Volevano entrare in Spagna, e la polizia li ha arrestati.
Finisce così, per questi disperati, la loro avventura di ribellione e riscatto. Inizia così, per noi, un nuovo capitolo di una saga che quotidianamente rivela sorprese e risvolti che hanno dell’inquietante.
Cosa spinge un uomo a rannicchiarsi in un motore, e a fare centinaia di chilometri rischiando di rimetterci la pelle – i due, in effetti, sono stati trovati quasi disidratati, tant’è che la foto che è circolata sembra mostrare un corpo morto, più che vivo – o, alla bell’è meglio, di venire fermato in qualche controllo?
Probabilmente, anche in questo caso, non si tratta di spavalderia, né tanto meno di volontà di delinquere, ma solo di disperazione.
Un po’ come quella che devono provare i migranti fermi a Budapest, sgomberati dalla polizia e poi tornati a manifestare, “grazie” ai quali si sta innescando anche una crisi diplomatica tra Ungheria e Germania, con il vicepremier Janos Lazar che ha incolpato la cancelliera tedesca Merkel del caos e dei disordini: i profughi siriani vorrebbero partire per la Germania senza registrazione, facendo riferimento proprio alle dichiarazioni della Merkel, che ha anche annunciato che la Germania rinuncerà a mandare indietro i profughi.
Nessuna pace per l’Europa, mentre l’Italia annuncia che servono altri 20mila posti tra alcune regioni, come la Lombardia e la Sicilia, per ospitare i migranti.
Il disordine, insomma, pare sovrano. E la riscrittura di una geografia, e non solamente di una storia, ha le porte già aperte, nonostante la paura. (MB)