Azioni buone, nel vero senso della parola, sono quelle che l’imprenditore e fondatore di Luxottica, Leonardo Del Vecchio, ha deciso di regalare ai suoi più fedeli dipendenti, in occasione del suo 80esimo compleanno. 9 milioni di euro di tesoro, diviso in 140mila azioni, che aggiungeranno alle tasche dei dipendenti da un minimo di 300 euro (si va in base all’anzianità di servizio), a un massimo di mille e 800 euro.
È l’Italia che ci piace, e che dopo l’epoca nera del fallimento e dei suicidi di tanti imprenditori non in grado di pagare i propri dipendenti, fa tirare una specie di sospiro di sollievo misto al plauso etico e che rende evidente che non tutte le multinazionali sono “cattive”.
«Un ringraziamento dal cuore va ai dipendenti italiani del gruppo, i veri artefici del successo della nostra azienda. Con questo piccolo pensiero voglio testimoniare l’importanza che ha per me ogni singolo lavoratore che sento vicino come in una grande famiglia», ha detto Del Vecchio, in questo caso trasformatosi in una sorta di imprenditore-Robin Hood di sé stesso e replicando un gesto che già fece nel 2011 in occasione del cinquantenario dell’azienda che fattura qualcosa come 7,6 miliardi annui (dati del 2014), e che produce e distribuisce il “bello” della moda italiana dell’occhiale più famosa, da Alain Mikli a Ray-ban fino ad Armani e Prada, altre due aziende che hanno saputo ben conquistare l’attenzione del pubblico con i loro gesti – sicuramente non disinteressati – ma generosi nei confronti della collettività.
Un piccolo gesto che “nutre il pianeta” in una modalità vicina alla vita: avvicinando il lavoro “dal basso”, da quel tesoretto che mai si è sentito così urlare e bramare in questi anni decisamente bui per l’industria italiana.
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