Categorie: Il fatto

Terminal America |

di - 30 Gennaio 2017
Sinceramente non vorremmo essere nei panni di coloro che si sono trovati nei terminal degli aeroporti americani nella veste di “invasori”, secondo il nuovo modello sull’immigrazione sperimentato da Donald Trump nelle ultime ore. La Casa Bianca però smentisce il caos, affermando che ci sono stati solo 20 trattenuti su 109 fermati in 325mila arrivati negli USA (la famosa “sicurezza”, no?) mentre monta la protesta.
E con Trump, ovviamente, si è schierata anche una fetta d’Italia, e ieri abbiamo visto foto orrende di gentili Signore che invocavano la chiusura dei “confini” con i Paesi Islamici. A parte che bisognerebbe ricordare alle suddette che l’Italia non confina con Paesi islamici, ma la storia – questa storia – ha davvero del paradossole.
Il Paese più “libero” in fatto di opportunità, di monetizzazione, di “capitale” economico e umano si chiude su sé stesso. Gli Stati Uniti che hanno esportato una lingua universale, un modo di vivere, una concezione di pensiero (discutibile o meno), lottano per non tornare ad un protezionismo (e l’oscurantismo sarà il prossimo capitolo, dunque) che non si era visto nemmeno dopo l’11 settembre (mentre sì, dopo le Twin Towers, abbiamo visto ben altro forse di ancora peggiore, per mano dell’America, in gran parte del Medio Oriente).
Ora l’Europa, invece, si sveglia progressista. Che sia il momento buono! I “vecchi” della Germania, Francia, Italia lanciano messaggi di “fermezza”, come ha dichiarato Hollande, contro la politica di chiusura e ossessione contro “lo straniero” di Trump.
“Il nostro Paese ha bisogno di confini forti e di controlli rigidi, guardate quello che sta succedendo in Europa e, anzi, in tutto il mondo – un caos orribile!”, ha invece affermato in un tweet il neopresidente.
Al terminal 4 del JFK di New York la protesta ieri è andata avanti tutta la giornata, con rallentamenti per il traffico, ma un dubbio legittimo sopraggiunge: se è vero che i fermati sono solo 20, la protesta è dunque di gran lunga più simbolica che altro. E va bene. E va anche bene il sistema elettorale differente, ma anche stavolta una domanda semplice e stupida torna di nuovo a farsi sentire cristallina: ma chi l’ha votato questo Trump? E perché, soprattutto…(MB)

Articoli recenti

  • exibart.prize
  • Senza categoria

Ecco altri 4 nuovi finalisti di exibart prize N5!

Eleonor, Adriana Luperto, Luciano Sozio, Antonella Zito.

8 Gennaio 2025 18:51
  • Fotografia

Napoli e le architetture lunari: foto di Tobias Zielony alla Galleria Lia Rumma

Tobias Zielony rilegge le iconiche architetture di Aldo Loris Rossi a Napoli e le trasfigura in paesaggi dalle atmosfere lunari:…

8 Gennaio 2025 17:06
  • Mercato

Dentro l’asta. 16:10 di Lucy Bull

Una rassegna di alcuni lotti significativi dell'anno appena volto al termine, tra grandi maestri e artisti emergenti. Ecco le cromie…

8 Gennaio 2025 13:19
  • Arte contemporanea

Cronofagia, riflessioni sul tempo nell’era del virtuale: la mostra di Saverio Todaro

Nella storica architettura del Torrione Passari di Molfetta, una mostra di Saverio Todaro: in esposizione, opere che riflettono sul senso…

8 Gennaio 2025 12:20
  • Fotografia

Berlino anni ’90: una città in trasformazione nelle foto di OSTKREUZ

Al C/O Berlin, una mostra racconta le trasformazioni vissute dalla capitale tedesca e dai suoi abitanti, attraverso le fotografie della…

8 Gennaio 2025 10:20
  • Arte antica

Artemisia Gentileschi, eroina dell’arte: la grande mostra in arrivo a Parigi

Aprirà a marzo, al Musée Jacquemart-André di Parigi, un’ampia mostra che celebra la complessità della figura di Artemisia Gentileschi, eroina…

8 Gennaio 2025 9:20