Categorie: Il fatto

Uno, nessuno, centomila direttori

di - 29 Ottobre 2015
Tutti pronti ai proprio posti? In quattro, a dir la verità, hanno già cominciato: i direttori di Galleria Nazionale dell’Umbria, o l’Archeologico di Napoli e Reggio Calabria, per fare qualche esempio. Saltata, insomma, la data ufficiale del 2 novembre, alla quale inizieranno solo l’Area Archeologica di Paestum, Palazzo Ducale di Mantova, il Polo Museale di Genova. Poi, via via, fino a metà dicembre, ognuno prenderà posto: il prossimo 5 novembre Cristiana Collu entrerà alla GNAM di Roma, poi il 16 novembre sarà la volta di Capodimonte e del “tedesco agli Uffizi”, il 30 le Gallerie dell’Accademia di Venezia, mentre il 1° dicembre il quadro sarà pressoché completo: Bargello, Galleria Nazionale delle Marche, Galleria dell’Accademia di Firenze, Polo Reale di Torino, Archeologico di Taranto.
Nessuno escluso, insomma, con tutti i direttori che hanno accettato l’incarico e la cui posizione sarebbe salva nonostante le voci di ricorso da parte dei “concorrenti” che si sono susseguite in questi mesi, leggi i dirigenti del Mibact furiosi per essere stati scavalcati da stranieri ed esterni tacciati di non essere competenti, aggiungendo che il processo di selezione era stato poco trasparente, e rimarcando la necessaria cittadinanza italiana per chi lavora ai vertici della Pubblica Amministrazione.
Accusa, anche questa, respinta dal Mibact che assicura di non aver notizia di alcuna azione legale. Anche perché, provenienze geografiche a parte, la valutazione dei titoli non ha punteggio fisso ma è discrezionale, sicché si possono attribuire molti più punti a una peculiarità richiesta piuttosto che a un’altra. Ecco spiegati allora i nomi di alcuni direttori che ad uno sguardo esterno figurano come “poco probabili” e, in parte, spiegato anche il grande ritardo con cui erano uscite le “terne” di chi era finito in pole position per le direzioni (il 10 ottobre, poco meno di due mesi dall’annuncio dei “vincitori”: www.exibart.com/notizia.asp?IDNotizia=47228&IDCategoria=204).
Ma dal Mibact ora arriva un’altra novità: ci sono altre 114 nomine piovute in tutta Italia per quelli che sono funzionari già in servizio al Mibact tra storici dell’arte, archeologi, architetti e che andranno a ridefinire i vertici dei poli museali regionali. Saranno, insomma, paragonabili se non a direttori, almeno a dei custodi speciali. L’indicazione? Una politica trasparente fatta di rendiconti, che metta in luce ricavi e spese di ogni singolo museo. Anche in questo caso si va per accorpamenti, modello torinese: esempio a caso Parma, dove Teatro Farnese, Archeologico e Galleria Nazionale avranno un’unica guida. I funzionari nominati, in questo caso, potranno accettare o rifiutare l’incarico entro il prossimo 5 novembre.
«I musei non sono più meri uffici delle Soprintendenze ma, come avviene in tutto il mondo, realtà a sé stanti, capaci di gestire programmazione e risorse», è stata la dichiarazione del trionfante Franceschini, che porta di nuovo avanti la sua riforma.
Terza questione, non scollegata a nessuno dei punti elencati finora: i fondi. Con la nuova Legge di Stabilità e la pioggia di soldi che si sono promessi alla cultura, è forse nell’attesa che le casse dei venti musei siano di nuovo piene (www.exibart.com/notizia.asp?IDNotizia=47301&IDCategoria=251) il motivo per cui ci si attardati a collocare stabilmente i nuovi vertici? E che cosa resterà, poi, in soldoni, a tutti i Poli regionali? (MB)

Visualizza commenti

  • "Custodi speciali"??? Questi funzionari andranno a coprire cariche di direzione di musei statali che seppur non paragonabili per portata a quelle dei venti "superdirettori" costituiscono una grossa fetta del panorama museale italiano e in molti contesti punti di attrazione turistica di centinaia di migliaia di persone l'anno! La gestione che porteranno avanti dal 5 novembre in poi dirà se questa riforma ha davvero cambiato qualcosa o se, fedele al motto dello stati italiano, avrà cambiato tutto per non cambiare nulla.

Articoli recenti

  • Mostre

Diffusa nel tempo e sperimentale, Private Atlas ripercorre a Milano 35 anni di ricerca e attività di Chiara Dynys

Per la prima volta BUILDINGBOX dedica una mostra monografica della durata di un anno a un’unica artista, Chiara Dynys: Private…

16 Gennaio 2025 0:02
  • Fotografia

Dentro Galleria Leòn, la nuova realtà bolognese dedicata alla fotografia

Sembra antico ma non è: la galleria diretta da Leonardo Iuffrida debutta con una bipersonale che richiama le suggestioni della…

15 Gennaio 2025 21:18
  • Teatro

Il genio di Vincent Van Gogh rivive in un musical: il debutto a Roma

Van Gogh Café Opera Musical: al Teatro Brancaccio di Roma, un nuovo spettacolo di Andrea Ortis che riporta il grande…

15 Gennaio 2025 16:45
  • Mercato

Sotheby’s inaugura la prima asta internazionale in Arabia Saudita con Botero e Magritte

I giganti del mercato mondiale in dialogo con il lusso e i capolavori degli artisti local, per un'offerta ovviamente glocal…

15 Gennaio 2025 15:51
  • Beni culturali

Boboli, un segreto ritrovato: il Giardino delle Camelie riapre al pubblico

Il Giardino delle Camelie di Boboli, un gioiello di arte e botanica, riapre stabilmente al pubblico dopo i restauri, con…

15 Gennaio 2025 14:19
  • Mercato

Il tavolo di Leoncillo, le piastrelle di Melotti. Tutto il design in asta da Cambi

Ci sono i grandi nomi del design italiano e internazionale in vendita da Cambi, a Milano. Sguardo in anteprima agli…

15 Gennaio 2025 13:17