Categorie: Il fatto

Vietato Fumare. | Tutta la vita

di - 16 Gennaio 2017
Bacco, tabacco e Venere riducono l’uomo in cenere. Un adagio che qualcuno potrebbe dire non si discosta troppo dalla realtà, mentre per qualcuno sono tre elementi imprescindibili di una vita “libera”. Per alcuni sono vizi, per altri schiavitù, per altri piccole gioie quotidiane.
E chissà che penseranno i giovani russi che, nati dopo il 2015, non potranno mai più “provare” ad accendersi una sigaretta, e forse rifiutare o imparare a fumare. Entrambe le possibilità, inutile negarlo, sono equivalenti. Chissà se vedranno qualche vecchio parente schiavo delle bionde, e si chiederanno come mai a loro è proibito. Il Ministero della Salute russo, sta infatti varando nuovi drastici piani di “tutela” dei suoi cittadini, visto che l’Ex Unione Sovietica è uno dei Paesi in cui si fuma di più al mondo (quasi il 40 per cento della popolazione, per 400mila morti legate al tabacco l’anno).
Il divieto metterebbe alla stregua l’acquisto di sigarette, da parte delle giovani generazioni, come delle droghe illegali. Accendersi una Marlboro, insomma, sarà giudicato come farsi un grammo di eroina al giorno.
Mica male come idea, no? Così quando l’ultimo dei tabagisti sarà morto la nazione sarà completamente “smoke free”.
Ovviamente siamo piuttosto ironici, se non scettici: se ideologicamente potrebbe essere davvero un grande passo per tutelare la salute, questa nuova onda proibizionista potrebbe semplicemente causare un aumento di traffici illeciti, e tutti gli annessi e connessi. Esattamente come avviene con gli stupefacenti, oggi.
Peccato che, prima di levare completamente il vizio, forse la Russia dovrebbe rivedere il prezzo: oggi all’ombra del Cremlino un pacchetto di sigarette può essere vostro con un euro e mezzo. Il costo di un caffè al tavolo, in un discreto bar milanese o romano. Magari qualcuno fumerebbe un poco meno. Vedete voi. (MB)
foto di Mary Ellen Mark

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