Cresce consumando i suoi pasti seduto a tavola con il nonno anarchico e il padre carabiniere. Nonostante il dualismo ideologico di queste due figure così familiari -e che avrebbe rischiato di confondere anche il bambino più sveglio e perspicace- Sergio Staino, forse aiutato dalle proprie origini toscane, sceglie la sua strada senza avere dubbi. Quella del nonno. Incertezze e perplessità abbonderanno in età adulta con gli interessi maturati nel tempo. Arriverà a trascorrere anni di militanza nel partito marxista-leninista, poi abbandonato nel 1979. L’anno della svolta. L’anno della prima striscia di Bobo. Era il 10 ottobre. Staino, nato a Piancastagnaio (sull’Amiata in provincia di Siena) nel 1940, si trasferisce nella campagna vicino a Scandicci per insegnare educazione tecnica e dare così un senso alla laurea in architettura. È lì, nella casa in collina, che Sergio Staino sfoga il suo disagio disegnando per la prima volta Bobo in quel famoso 10 ottobre del ’79. In preda ad un feroce entusiasmo, in pochi giorni Staino si ritrovò con 50 strisce pronte. Non restava che pubblicarle. Furono inviate tutte alla redazione di Linus, a Milano. Pochi giorni dopo, inaspettata, arrivò la chiamata: “Staino, vieni su da noi che ti facciamo il contratto”. L’allora direttore, lo straordinario Oreste del Buono, capì subito che quel personaggio dalla corporatura robusta che si faceva forte di una radicata ideologia rappresentava il presente e il futuro della satira politica. Quel barbuto Bobo rispecchiava con ironia e fedeltà tutta una generazione, quella dei reduci del ’68. Sempre alla ricerca di qualcosa. Di una risposta, di una via da seguire, di una società che fosse davvero socialista. La grande novità di questo personaggio a fumetti -uno dei pochi ad avere una data di nascita e un compleanno da festeggiare- è di raccontare la politica attraverso episodi della vita privata e familiare, a volte anche molto intimi. Non è un caso, quindi, che la moglie di Bobo, Bibi, assomigli a Bruna, compagna di Staino. E che sua figlia si chiami Ilaria, proprio come quella di Staino. E così il figlio Michele e l’amico Molotov. Poi c’è Erna. Per dare forma a quest’ultimo personaggio
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www.sergiostaino.it
gianluca testa
[exibart]
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lo vogliamo dire o no? bobo è tale e quale ad Adornato... spiccicato!
pure lui ritratto di una generazione: dalle salsicce con maglione al doppiopetto con pizzetto...