L’evoluzione della specie. Con questo sottotitolo, la
manifestazione di fumetti – e di giochi intelligenti, animazione e cosplay – più
attraente d’Italia (sia per lettori e appassionati di genere, sia per editori e
autori) segna il passo del suo progresso. La location si conferma nel centro
storico di Lucca. Un traguardo raggiunto a fatica, criticato dai residenti piĂą
reazionari ed esaltato da coloro che legittimamente leggono in questa cornice
medievale e rinascimentale il piĂą adeguato contorno a una manifestazione che
non è solo colore. Ma anche arte. E quindi cultura.
Da giovedì a domenica
Lucca Comics & Games conquista la cittĂ e ne
“occupa” piazze, spalti, baluardi e antiche vie. L’evoluzione è
quindi attenta anche alla storia. Quella della cittĂ , lunga secoli. E quella
della manifestazione, che dal 1966 ha subito tante trasformazioni, senza mai
perdere l’interesse per quel
medium complesso, espressivo e trasversale che è il fumetto.
L’evoluzione si misura quindi negli spazi. Ma anche nei
programmi, che acquistano consistenza sia nei contenuti che nella quantitĂ .
Complessivamente, in media, ci sarĂ un evento ogni tre minuti: incontri con gli
autori, presentazioni di nuovi volumi, showcase. Ma anche spettacoli in teatro,
dove il fumetto s’incrocia – senza scontrarsi – con la letteratura (Enrico
Brizzi), la satira e i cabaret (
Don Zauker talk show), il teatro-canzone (omaggio a Giorgio
Gaber) e il jazz (con l’inedito duo formato dal papà di Rat-man
Leo Ortolani e dal pianista Stefano Bollani).
E così anche l’area
game non si limita banalmente al gioco
di ruolo, ma organizza mostre (
Monte Cook, Bruno Faidutti, Berry&Hale,
Donato Giancola, Robert Gould) e performance in un programma
cult e d’avanguardia per il settore. Stessa
cosa per
Lucca Junior (che apre all’astronomia invitando anche
Umberto Guidoni) e il
Music & Comics: oltre alle cartoon band
saliranno sul palco maestri di ieri e di oggi (Vito Tommaso, Edoardo Vianello,
i fratelli Balestra, Cavalieri del Re) e, in strada, prenderanno vita
particolari eventi live (come lo
Street&Fun e il
Red Bull Tourbus, mezzo dipinto da
Andy, autore pop ed ex Bluvertigo).
In questo contesto, oltre alla premiazione con la consegna
dei Gran Guinigi, si celebrerĂ anche il
Comics Day. Una giornata che supera la
commemorazione del centenario del fumetto italiano. E che nelle intenzioni
avrebbe dovuto essere un momento d’unione fra tutte le realtà nazionali che
promuovono e raccontano i comics. Di fatto il
Comics Day in programma il 30 ottobre
rappresenta la fase
beta di un processo che dovrebbe portare alla costituzione di
un’associazione capace di gestire eventi e risorse ben oltre questo 2009:
un’organizzazione giuridicamente riconosciuta alla quale potranno aderire tutti
gli operatori di settore, con l’unico scopo di promuovere il fumetto. Vedremo.
Perché si sa, le reti non sono facili da costruire. E lo
dimostra il rapporto conflittuale che a Lucca porta allo scontro le due realtĂ
locali:
da una parte Lucca Comics & Games srl (societĂ partecipata del
Comune di Lucca), dall’altra il Museo del fumetto (struttura interamente di
proprietà comunale). In questo caso la “complementarietà ” è messa a
dura prova da spallate pubbliche, quando anche i due assessori di riferimento
(Letizia Bandoni per i Comics e Donatella Buonriposi per il museo), pur
appartenendo alla stessa giunta, non riescono a costruire obiettivi comuni.
Un esempio? La questione dei biglietti. Il visitatore
pagante di
Lucca Comics potrĂ accedere gratuitamente anche al Muf e alle sue mostre
(allestite, oltre che nella sede di piazza San Romano, anche a Palazzo
Guinigi). Ma questa scelta non è stata presa di comune accordo, bensì a seguito
di scontri e ipotetiche intese sfumate. E ogni comunicazione è passata non
attraverso le sedi istituzionali, ma attraverso le conferenze stampa.
Insomma, questo non è solo un problema di soldi. Anche se,
a proposito di risorse,
Lucca Comics ha qualche motivo per preoccuparsi. Il bilancio del 2008
della società si è chiuso con un piccolo passivo. E l’edizione 2009 avrà un
costo che si aggira attorno al milione e 700mila euro. Come a dire: la macchina
organizzativa si fa sempre piĂą grande e si riempie di contenuti. Ma per farla
marciare è necessaria la tranquillità economica. Del resto, anche la promozione
della cultura ha un costo che non si può trascurare.