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in fumo_opinioni | Le contraddizioni del Comics Day

di - 12 Maggio 2010

Finalmente anche il fumetto ha la sua giornata nazionale.
Ciò che in termini di principio rappresenta una vittoria per quest’arte
considerata erroneamente minore, nei fatti rischia di trasformarsi in una
bagarre che non rende merito né al fumetto né alle sue infinite anime.
Sull’utilità e la funzione delle giornate celebrative si
potrebbe discutere a lungo senza arrivare a una soluzione unanime. Al di là
delle posizioni (e le motivazioni) di ciascuno, bisognerebbe valutare ogni
singolo caso. Qui c’è di mezzo l’arte. Quella dell’illustrazione e
dell’immagine. Quella dei fumetti. Spesso relegati al secondo piano degli
scaffali o bistrattati perché acquistabili in edicola. Ma la nobiltà espressiva
di questo medium non ha niente da invidiare all’arte alta. La sua dignità non
deve passare attraverso le celebrazioni di un solo giorno. Ma la visibilità
offerta dai riflettori, così come quell’apparente unione di soggetti diversi –
che nel tentativo di raggiungere un obiettivo comune si daranno da fare per
organizzare eventi quel giorno – beh, sì, è importante.
A tirare le fila di questo coordinamento è Lucca Comics
& Games. L’azienda partecipata che ha rafforzato il ruolo del binomio che
lega il nome della città a quello dei fumetti. Un primato tutto sommato
indiscutibile che, in quanto tale, spesso muove critiche e fa scivolare la srl
nell’occhio del ciclone (e del conseguente dibattito culturale). E anche il
Comics Day non fa eccezione.

Stavolta, però, chi si è espresso criticamente ha le sue
buone ragioni. Innanzitutto è bene ricordare che l’idea originaria appartiene
proprio a Lucca Comics e al suo direttore Renato Genovese, che pensò a una
giornata celebrativa del fumetto nazionale già qualche anno fa, proprio quando
il ministero della cultura francese ha insignito Jean Van Hamme del titolo di Ufficiale. L’idea
si è presto trasformata in un progetto, che fu presentato al Comune di Lucca
nel 2008. Ora il Comics Day può contare anche sul contributo del Ministero
della gioventù e dell’Anci, nonché sulla collaborazione del comitato Un Secolo
di Fumetto Italiano, Napoli Comicon, Romics, Bilbolbul, le associazioni Anafi e
il Centro Fumetto Andrea Pazienza (cui si aggiunge il patrocinio del Ministero
per i beni e le attività culturali e del Ministero degli esteri). Ora che il
formale anniversario del fumetto italiano è ampiamente superato, e nonostante
che di questo evento si parli da tempo, siamo finalmente arrivati alla stretta finale:
il Comics Day ci sarà e sarà celebrato il 21 maggio 2010.
La prima forte e motivata reazione è quella dell’editore Alessandro
Bottero, che in un editoriale su Fumetto d’Autore critica i tempi ristretti della
comunicazione da parte degli organizzatori (che si sono manifestati circa un
mese prima di quella data) e la gestione dei finanziamenti a disposizione dei
coordinatori (in questo caso Lucca Comics & Games). Nel testo dell’invito
si legge infatti che “i finanziamenti ottenuti serviranno a promuovere su
scala nazionale (attraverso attività di comunicazione on-line e off-line) il
calendario del Comics Day, che costituirà così un importante veicolo di
visibilità per tutti gli aderenti. Tutti gli aderenti riceveranno altresì
materiale per promuovere l’evento in loco, una copia del volume stampato per
l’occasione e un report della campagna di comunicazione effettuata. I
finanziamenti non saranno invece usati per i vari eventi sul territorio:
ciascuna realtà è libera di proporre le proprie iniziative, e il Comics Day
finanzierà per intero tutta la campagna di comunicazione in cui saranno
inserite”
.
Tradotto? I coordinatori mettono sul piatto un sito dedicato e un catalogo. Poi
ciascuna realtà (fumetteria, casa editrice o associazione che sia) organizza
tutto in autonomia. E a spese proprie. Tant’è che lo stesso Bottero sintetizza
così il messaggio: “Tu organizzi, e poi la bella figura la faccio
io”.


Quindi è difficile dargli torto. Soprattutto per quel che
riguarda la gestione della comunicazione stessa, punto cardine di quel ruolo di
responsabilità che spetta appunto a Lucca Comics. Le cifre, infatti,
inopportunamente sono state comunicate su forum di settore dagli stessi
organizzatori. Si tratterebbe infatti di circa 80mila euro. Cui si somma
probabilmente un contributo dell’amministrazione comunale. Anche nell’ottobre
scorso si era scritto di numeri e finanziamenti: la cifra a disposizione per il
Comics Day ammontava, secondo le stime di allora, a 100mila euro lordi
suddivisi tra il Comune di Lucca (40%) e i fondi dell’Anci (60%).
Dopo l’editoriale di Bottero anche il resto del comicdom
italiano si è espresso. Risultato? Il mondo del fumetto italiano, di fronte al
giorno tanto atteso della sua celebrazione, si è spaccato in due. C’è chi si è
rifiutato pubblicamente di partecipare al Comics Day (come l’Associazione
fumetterie italiane) e chi invece ha aderito. Alcuni ci credono fermamente,
altri lo hanno fatto perché il Comics Day rappresenta oggettivamente una buona
opportunità. E in questo, ahinoi, non c’è contraddizione. Perché l’universo dei
comics è fatto così. Esistono grandi talenti e ottime produzioni. Ma quando si
tratta di costruire qualcosa insieme, l’unione diventa impossibile. Anche chi
sta dentro, oggi, non nasconde una certa ipocrisia.

articoli correlati
Lucca Comics & Games 2009

gianluca
testa


21 maggio 2010
Comics Day – Giornata nazionale del fumetto
Info:
www.comicsday.it

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  • Colgo l'occasione per segnalare la scomparsa in questi giorni di uno dei più grandi cartoonist che il XX° secolo abbia avuto: Frank Frazetta.
    In Italia non è ha parlato quasi nessuno.
    R.I.P.

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