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14
luglio 2010
in fumo_recensioni Logicomix, logico ma non troppo
in fumo
Un tarlo erode e da sempre il senso logico. Una contraddizione che in forme differenti si ripresenta a fare da guastafeste. Dal paradosso del mentitore in poi ci hanno ragionato le menti più acute. Ce lo racconta un graphic novel...
C’è un emblematico personaggio al centro del racconto grafico Logicomix, un perfetto eroe da fumetto. È un autentico aristocratico britannico, anticonformista, filosofo, logico, matematico di grande notorietà e successo. All’alba del Novecento si affaccia al mondo della scienza, formulando un curioso paradosso sufficiente a mandare all’aria i fondamenti logici della matematica, postulati niente di meno che dal padre stesso della logica moderna. Morale della storia: il logico e matematico sconfitto si avvia verso fissazioni maniaco-depressive e per la materia di ricerca è tutto da rifare, ma ora insieme a questo nuovo protagonista.
Personaggio carismatico anche nella vita, impegnato politicamente sul campo dell’emancipazione sociale e della libertà sessuale, coraggioso pacifista, al punto di dover scontare sei mesi di carcere per le sue manifestazioni contro l’interventismo bellico nella Prima guerra mondiale. Nel 1950 si prende pure un Nobel per la letteratura. Inutile continuare, Sir Bertrand Russell (1872-1970) è e rimane un idolo delle folle, soprattutto giovanili, già a partire dalla prima metà del secolo scorso.
Il voluminoso graphic novel comincia però ai giorni nostri, con l’autore, il greco Apostolos Doxiadis, pioniere dell’interazione fra matematica e narrativa, che si mette in scena presentandosi al lettore/spettatore. In presa diretta dà il benvenuto all’amico Christos H. Papadimitriou, un informatico docente a Berkeley; anche lui interprete di se stesso nello sviluppare il racconto, essendo in effetti co-autore del libro. I disegni a colori, che non escono dal canone classico del fumetto, sono di Alecos Papadatos e Annie Di Donna, pure loro coinvolti in prima persona nella trama. Si gioca su una combinazione di generi presi a prestito: “reality” e “docu-fiction”. L’edizione originale di Logicomix è uscita in Inghilterra nel 2009; quella italiana, uscita a giugno di quest’anno, ha un’introduzione – purtroppo macchinosa – del filosofo della scienza Giulio Giorello.
L’approccio diretto degli autori con il lettore rende duttile la ricca sfaccettatura della trama. Subito un salto nel passato – anno 1939, vigilia della Seconda guerra mondiale – per rivivere una conferenza americana in cui a Bertrand Russell, “Bertie” per gli amici, veniva sottoposta una questione cruciale: che rapporto c’è tra le vicende umane e la logica? Intendendo questa come forma di ragionamento ben formulato, senza ambiguità, modellato sull’universo matematico. I cui fondamenti, però, sono tutt’altro che a portata di mano. Anche Russell, dopo il suo exploit, passato alla ricerca dei fondamenti logici della matematica (Principia Mathematica), aveva fallito.
Alla radice c’è sempre qualcosa che scompiglia il ragionamento, qualcosa di analogo all’antico e inestricabile paradosso del mentitore. Qualsiasi cosa possa dire un individuo che dichiari di mentire sarà impossibile trarre una conclusione. Perché: se dice la verità, mente; se mente, dice la verità.
Narrativa pop, insomma, impegnata a parlare in modo semplice di assiomi, teoremi, dimostrazioni e dei tanti artefici del pensiero puro come Frege, Wittgenstein, Gödel, fino a un approdo sorprendente che getterà nello scompiglio il mondo della matematica, della logica, della scienza. Niente pregiudizi: la lettura cattura! Logicomix si colloca su un’ottica ingenua con un assetto espositivo scorrevole, talvolta ironico. Circola pure l’insolubile questione del perché molti geni di tale branca abbiano spiccate predisposizioni per i soggiorni in manicomio. Non fra i terapeuti, beninteso.
Non che sia una novità il supporto creativo del fumetto nella divulgazione del sapere. Una dozzina d’anni fa fu pubblicata da Editori Riuniti una valida storia della filosofia a fumetti tradotta (dal tedesco) e curata dal filosofo italiano Nicolao Merker. Che altri non è se non lo storico traduttore e curatore della monumentale e imprescindibile Estetica di Hegel edita da Einaudi. Questo solo per dire come il filone fumettistico solletichi molti palati.
Attualmente è in circolazione – di provenienza anglosassone ed edita in originale già dal 2001 – una serie di volumetti monografici da Raffaello Cortina Editore dedicati alla logica (La logica a fumetti), alla relatività einsteiniana, all’evoluzionismo, al tempo. Non mancano di ingegnosità proprio nella riduzione della complessità astratta alla essenzialità simbolico-visiva che, quando è il caso, è anche divertente o caricaturale.
Però, e qui sta la ovvia differenza con un graphic novel come Logicomix, scelgono di non seguire precise contestualizzazioni né trame narrative, non concedendo di conseguenza al lettore l’elemento emozionale della suspence.
Personaggio carismatico anche nella vita, impegnato politicamente sul campo dell’emancipazione sociale e della libertà sessuale, coraggioso pacifista, al punto di dover scontare sei mesi di carcere per le sue manifestazioni contro l’interventismo bellico nella Prima guerra mondiale. Nel 1950 si prende pure un Nobel per la letteratura. Inutile continuare, Sir Bertrand Russell (1872-1970) è e rimane un idolo delle folle, soprattutto giovanili, già a partire dalla prima metà del secolo scorso.
Il voluminoso graphic novel comincia però ai giorni nostri, con l’autore, il greco Apostolos Doxiadis, pioniere dell’interazione fra matematica e narrativa, che si mette in scena presentandosi al lettore/spettatore. In presa diretta dà il benvenuto all’amico Christos H. Papadimitriou, un informatico docente a Berkeley; anche lui interprete di se stesso nello sviluppare il racconto, essendo in effetti co-autore del libro. I disegni a colori, che non escono dal canone classico del fumetto, sono di Alecos Papadatos e Annie Di Donna, pure loro coinvolti in prima persona nella trama. Si gioca su una combinazione di generi presi a prestito: “reality” e “docu-fiction”. L’edizione originale di Logicomix è uscita in Inghilterra nel 2009; quella italiana, uscita a giugno di quest’anno, ha un’introduzione – purtroppo macchinosa – del filosofo della scienza Giulio Giorello.
L’approccio diretto degli autori con il lettore rende duttile la ricca sfaccettatura della trama. Subito un salto nel passato – anno 1939, vigilia della Seconda guerra mondiale – per rivivere una conferenza americana in cui a Bertrand Russell, “Bertie” per gli amici, veniva sottoposta una questione cruciale: che rapporto c’è tra le vicende umane e la logica? Intendendo questa come forma di ragionamento ben formulato, senza ambiguità, modellato sull’universo matematico. I cui fondamenti, però, sono tutt’altro che a portata di mano. Anche Russell, dopo il suo exploit, passato alla ricerca dei fondamenti logici della matematica (Principia Mathematica), aveva fallito.
Alla radice c’è sempre qualcosa che scompiglia il ragionamento, qualcosa di analogo all’antico e inestricabile paradosso del mentitore. Qualsiasi cosa possa dire un individuo che dichiari di mentire sarà impossibile trarre una conclusione. Perché: se dice la verità, mente; se mente, dice la verità.
Narrativa pop, insomma, impegnata a parlare in modo semplice di assiomi, teoremi, dimostrazioni e dei tanti artefici del pensiero puro come Frege, Wittgenstein, Gödel, fino a un approdo sorprendente che getterà nello scompiglio il mondo della matematica, della logica, della scienza. Niente pregiudizi: la lettura cattura! Logicomix si colloca su un’ottica ingenua con un assetto espositivo scorrevole, talvolta ironico. Circola pure l’insolubile questione del perché molti geni di tale branca abbiano spiccate predisposizioni per i soggiorni in manicomio. Non fra i terapeuti, beninteso.
Non che sia una novità il supporto creativo del fumetto nella divulgazione del sapere. Una dozzina d’anni fa fu pubblicata da Editori Riuniti una valida storia della filosofia a fumetti tradotta (dal tedesco) e curata dal filosofo italiano Nicolao Merker. Che altri non è se non lo storico traduttore e curatore della monumentale e imprescindibile Estetica di Hegel edita da Einaudi. Questo solo per dire come il filone fumettistico solletichi molti palati.
Attualmente è in circolazione – di provenienza anglosassone ed edita in originale già dal 2001 – una serie di volumetti monografici da Raffaello Cortina Editore dedicati alla logica (La logica a fumetti), alla relatività einsteiniana, all’evoluzionismo, al tempo. Non mancano di ingegnosità proprio nella riduzione della complessità astratta alla essenzialità simbolico-visiva che, quando è il caso, è anche divertente o caricaturale.
Però, e qui sta la ovvia differenza con un graphic novel come Logicomix, scelgono di non seguire precise contestualizzazioni né trame narrative, non concedendo di conseguenza al lettore l’elemento emozionale della suspence.
franco veremondi
la rubrica in fumo è diretta da gianluca testa
Apostolos Doxiadis / Christos H. Papadimitriou & Alecos Papadatos / Annie di Donna – Logicomix
Guanda, Parma 2010
Pagg. 352, € 23
ISBN 9788860881687
Info: la scheda dell’editore
[exibart]