Giunto dal nulla, con il peso di un passato oscuro sulle spalle, arrogante e consapevole delle sue forze, Horatio Hellpop alias Nexus è il controverso paladino di un concetto di giustizia interplanetaria molto personale. Indefesso nello schierarsi dalla parte dei deboli, nonché degli usurpati e degli oppressi, mostra parimenti una violenza e un ardore vendicativo nei confronti dei criminali e dei nemici che rasenta l’ossessione punitiva. Perseguitato da sogni premonitori e incubi allucinanti, Horatio solca le correnti spaziali nella speranza di trovare risposte sul suo destino e sulla sua esistenza.
Braccato, ricercato, osannato e amato dalle folle, quest’eroe fantascientifico – vero e proprio “crossover” tra un supereroe e un semidio per un indistricabile background di poteri, che spaziano dalla tecnologia alla predisposizione naturale – nasce dalla penna di
Mike Baron e dal tratto incisivo di
Steve “The Dude” Rude. Il prodotto di questo duo è un viaggio dal ritmo narrativo mai fine a se stesso e dalle innumerevoli sfumature tese ad attrarre il lettore in questa dimensione
sci-fi dai contorni e dai contenuti perfetti: il pianeta Ylum, base dell’eroe, la seducente Sundra Peale, il saggio Thunita, Dave e suo figlio, Giuda Maccabeo, fedele braccio destro del giustiziere,
sono solo alcuni dei tanti elementi e protagonisti che si muovono in questo fantastico scenario, predominato dalla statuaria e controversa figura di Horatio Hellpop, maestro e vittima dell’arte della repressione “legale”.
Apparso per la prima volta agli inizi degli anni ’80 in Usa,
Nexus ha trovato fortune alterne nelle edizioni nostrane, ma mai un vero e proprio percorso stabile che offrisse la sua bellezza e la sua complessità. Nella riediezione curata dalla Bottero Edizioni, il mondo raccontato da Baron torna a splendere sotto i giusti riflettori, brillando soprattutto per i contenuti profetici e attualissimi quali il concetto di pena capitale come massima espressione di giustizia, il razzismo e il limite tra legalità e illegalità.
Tematiche ampie e basilari che vivono e respirano grazie al tratto di Rude, visualizzatore ideale di tutte le sfumature del suddetto Baron. Autentica icona stilistica nel mondo dei disegnatori a stelle e strisce, Steve “The Dude” Rude è “colpevole” di aver usato la sua fervida immaginazione visiva e grafica per creare centinaia di razze, etnie, megalopoli senza fine e zone depauperate da qualsiasi tocco umano o alieno, dominate da nature ostili e misteriose.
Una saga indefinibile, grazie anche alla pluralità di generi usati, capace di sposare momenti di pura ironia e divertimento a situazioni drammatiche e violente. Tali caratteristiche non fanno che ribadire la spontaneità e la freschezza di questa
epos sci-fi anche a trent’anni di distanza dal debutto su carta stampata. Una critica alla società con un apparente costume d’intrattenimento avventuroso e onirico. Un viaggio verso e oltre i recessi delle contraddizioni umane, così forti e dilanianti anche nell’animo del granitico e indomito Nexus.