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26
marzo 2008
in fumo_vitamina f Grrrzetic e ProGlo: nuove case editrici a Genova
in fumo
Genova ha una ormai remota storia di città culla del fumetto, con editori storici come Florenzo Ivaldi, con la sua Rivista Sgt. Kirk, che lanciò Corto Maltese di Pratt. Ma anche Schiaffino e Giromini con la Bancarella del Gorilla, palestra per molti disegnatori poi avviati al professionismo. È seguito il torpore. E ora, forse, il risveglio...
di Davide Calì
Tra gli autori usciti dalla Bancarella del Gorilla ci sono, tra gli altri, Ugo De Lucchi, che poi sarà su “Frigidarie”, e Giovanni Bruzzo, che invece andrà alla Bonelli. Lontani anche i tempi dello studio Bierrecì di Rapallo, quando Bottaro, Rebuffi e Chendi raccoglievano un numero di disegnatori per produrre storie per Disney, ma anche per “Tiramolla” e per una quantità di altre testate.
Da decenni il fumetto a Genova sonnecchia, offrendo al mercato fumettisti che riempiono le redazioni milanesi della Disney e della Bonelli oppure lavorano all’estero. Oppure non lavorano affatto, in attesa di tempi migliori. In questo torpore che sembra destinato a una lunga durata abbiamo scoperto di recente due nuove case editrici, che si presentano al pubblico con due nomi egualmente curiosi: Grrrzetic e ProGlo.
Nata alla fine del 2006, Grrrzetic è opera di Silvana Ghersetti: nel tempo di un caffè al bar ci ha raccontato il perché della sua casa editrice, con la voglia di fare quel che le piace, investendo nel fumetto attraverso tre collane che offriranno rinnovata visibilità a volumi non ristampati da tempo e nuova visibilità ad artisti, anche noti, che non si sono mai misurati con il fumetto oppure che hanno scelto di seguire un progetto un po’ inconsueto.
Il risultato delle prime uscite è che i fumetti non sembrano fumetti, ma proprio questa difficile collocazione dei volumi nei generi consueti sembra le stia portando fortuna: tra i libri visti, Deep Sleep di Massimo Caccia illustra con una lunga sequenza senza parole, che gioca su ripetuti zoom, una storia sospesa tra sogno e allucinazione, in cui il protagonista sembra ossessionato dal mago Houdini, dagli Ufo e dalle mantidi giganti. Più classico nella forma Strrrippit!: finiti gli anni de Il Mago o del più recente Comix, oggi le strip italiane vivono sui blog e rimbalzano linkate tra i siti di quella che sembra una popolosa comunità di appassionati. Il volume raccoglie una selezione di strisce realizzate da autori italiani che non pubblicano su carta, tra i quali troviamo però anche vecchie conoscenze come Lido Contemori, Roberto Totaro e Sauro Ciantini.
Con un nutrito gruppo di fondatori che vivono tra Genova e il basso Piemonte, ProGlo (ovvero Prospettiva Globale) si è presentata invece all’ultima Lucca con sei volumi e un piano editoriale rivolto alla critica e al fumetto americano. Tra i primi volumi, due saggi sul fumetto: Writing for Comics di Alan Moore e Historia de la historieta di Carlos Trillo e Guillermo Saccomanno. Ma anche alcuni album come Longshot Comic di Shane Simmons, un curioso fumetto il cui autore giustifica l’assenza di disegni con il fatto che le scene sono riprese da lontano.
Da decenni il fumetto a Genova sonnecchia, offrendo al mercato fumettisti che riempiono le redazioni milanesi della Disney e della Bonelli oppure lavorano all’estero. Oppure non lavorano affatto, in attesa di tempi migliori. In questo torpore che sembra destinato a una lunga durata abbiamo scoperto di recente due nuove case editrici, che si presentano al pubblico con due nomi egualmente curiosi: Grrrzetic e ProGlo.
Nata alla fine del 2006, Grrrzetic è opera di Silvana Ghersetti: nel tempo di un caffè al bar ci ha raccontato il perché della sua casa editrice, con la voglia di fare quel che le piace, investendo nel fumetto attraverso tre collane che offriranno rinnovata visibilità a volumi non ristampati da tempo e nuova visibilità ad artisti, anche noti, che non si sono mai misurati con il fumetto oppure che hanno scelto di seguire un progetto un po’ inconsueto.
Il risultato delle prime uscite è che i fumetti non sembrano fumetti, ma proprio questa difficile collocazione dei volumi nei generi consueti sembra le stia portando fortuna: tra i libri visti, Deep Sleep di Massimo Caccia illustra con una lunga sequenza senza parole, che gioca su ripetuti zoom, una storia sospesa tra sogno e allucinazione, in cui il protagonista sembra ossessionato dal mago Houdini, dagli Ufo e dalle mantidi giganti. Più classico nella forma Strrrippit!: finiti gli anni de Il Mago o del più recente Comix, oggi le strip italiane vivono sui blog e rimbalzano linkate tra i siti di quella che sembra una popolosa comunità di appassionati. Il volume raccoglie una selezione di strisce realizzate da autori italiani che non pubblicano su carta, tra i quali troviamo però anche vecchie conoscenze come Lido Contemori, Roberto Totaro e Sauro Ciantini.
Con un nutrito gruppo di fondatori che vivono tra Genova e il basso Piemonte, ProGlo (ovvero Prospettiva Globale) si è presentata invece all’ultima Lucca con sei volumi e un piano editoriale rivolto alla critica e al fumetto americano. Tra i primi volumi, due saggi sul fumetto: Writing for Comics di Alan Moore e Historia de la historieta di Carlos Trillo e Guillermo Saccomanno. Ma anche alcuni album come Longshot Comic di Shane Simmons, un curioso fumetto il cui autore giustifica l’assenza di disegni con il fatto che le scene sono riprese da lontano.
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davide calì
la rubrica in fumo è diretta da gianluca testa
Info: la scheda di ProGlo
la scheda di Grrrzetic
[exibart]