Miguel Tanco conferma una sensazione diffusa che si ha della Spagna odierna: nel Paese, allo sviluppo economico degli ultimi anni si è affiancato quello culturale. Il governo Zapatero in questo senso sta dando il suo contributo, finanziando biblioteche e case editrici, e anche da questo deriva il moltiplicarsi degli editori iberici notati nelle più recenti edizioni della Fiera di Bologna.
Tra questi, incuriosiscono particolarmente le Edicions de Ponent, piccola etichetta di Alicante che produce fumetti piuttosto originali come
Un cuarto de pollo – Llueve, album che contiene due storie dell’argentino
Max Cachimba, già autore di
Humour idiota per Pequeño Editor. Le storie di Cachimba sono percorse da un umorismo folle: nani di gesso dediti al crimine, un Babbo Natale assassino, un complotto russo, un quarto di pollo poco cotto e una pioggia incessante e torrenziale sono gli ingredienti di questo libro, che conferma in pieno la sua vocazione per l’assurdo.
Nuestro verdadero nombre di
Luis Duran è invece una strana storia di presagi. Tutto comincia quando una famiglia che viaggia in macchina si perde e arriva in un paese i cui abitanti sono in subbuglio: il mare ha infatti lasciato sulla spiaggia decine di calamari giganti e sembra che, secondo una leggenda, questo evento che si ripete ogni cento anni preceda il ritrovamento di misteriosi tesori.
Freda di
Kike Benlloch, illustrato da
Alberto Vasquez, racconta l’integrazione di un bambino spagnolo in Germania, dove la famiglia si è trasferita per cercare lavoro. Il clima è duro e la nuova lingua comporta difficoltà, ma Manuel trova un’amica pronta ad aiutarlo, Freda.
Vanno a scuola insieme e lei lo introduce alle meraviglie della pasticceria tedesca. Passa il tempo e, quando Manuel compie sedici anni, tra lui e Freda non c’è più solo amicizia. Nel frattempo, il padre di Manuel deve affrontare un’operazione all’ernia del disco. Purtroppo l’intervento non risolve i suoi problemi e, non potendo più lavorare in cantiere, decide di riportare la famiglia in Spagna. Ma ormai Manuel è integrato con la vita in Germania e soprattutto è innamorato: il tempo non basterà a cancellare il ricordo di Freda tanto che, dopo diversi anni, Manuel decide di prendere un treno per andare a cercarla.
Il tema del ritorno sui luoghi dell’infanzia è centrale anche ne
La torre blanca, autentico capolavoro di
Pablo Auladell. Un romanzo grafico in cui si alternano pagine a colori e in bicromia che scandiscono, tra presente e passato, il ritorno di un uomo nel luogo dove trascorreva le estati da bambino. Proprio lì si era innamorato di una ragazzina, ma non si dichiarò mai per timidezza. La sua speranza è quella di incontrarla di nuovo.